Gli sparano e rimane paralizzato: la storia dell’abbandono e del riscatto del cagnolino di nome Salvo e il suo smisurato amore per la vita.
Ogni giorno si viene a conoscenza di storie di cani e gatti domestici abbandonati dai loro proprietari e si sentono notizie di animali maltrattati e tenuti in condizioni terribili. Il racconto di quanto accaduto al povero cagnolino, al quale è stato dato il nome di Salvo, non apparrà come qualcosa di sorprendente. Incredibile invece sarà sentire ancora una volta dell’immensa voglia di riscatto e del grandissimo amore per la vita che questi poveri quattro zampe sfortunati mostrano costantemente. La storia di Salvo inizia come quella di tanti altri animali con l’abbandono e il salvataggio da parte dei volontari di un rifugio; il verbo “iniziare” non è scelto per caso: la vita di questi cani maltrattati dai loro proprietari inizia realmente solo quando vengono abbandonati e aiutati da coloro che amano davvero gli animali.
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Lasciato gravemente ferito legato a un cancello, il povero cagnolino di quattro anni è stato trovato da alcuni passanti e portato a Villa Bau, il Canile Sanitario comunale di Villacidro in Sardegna. Operato d’urgenza, i veterinari gli hanno salvato la vita. Dalle radiografie era risultata la presenza di due proiettili vicino alla colonna vertebrale.
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Salvo era rimasto quindi vittima di una sparatoria; i colpi di arma da fuoco, indirizzati contro la sua schiena, hanno deteriorato la colonna vertebrale, determinando una paralisi totale delle zampe posteriori. Le immense difficoltà che la vita gli ha posto davanti non hanno però scoraggiato questo dolce cagnetto.
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A un mese dall’abbandono, il canile è riuscito ad acquistare per Salvo uno speciale carrellino con le ruote che permette al cucciolo di muoversi in autonomia. Il cagnolino vive adesso tranquillo con la sua grande famiglia sia umana sia a quattro zampe di Villa Bau, correndo avanti e indietro alla ricerca di attenzioni, coccole e qualche croccantino extra. (di Elisabetta Guglielmi)
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