L’organizzazione animalista internazionale Peta ha rilanciato un caso molto delicato, riguardo ad una crudele pratica di addestramento su tessuto vivo (LTT) condotto in alcuni campi di perfezionamento dei Marines americani e che prevede l’utilizzo di animali vivi, tra cui maiali.
Diversi casi furono registrati da Peta che nel 2015 denunciò la barbara pratica, evidenziando la possibilità di far addestrare i militare su dei manichini estremamente realistici. Tramite un filmato shock, Peta diffuse questa pratica crudele della Ltt, smentita dalle autorità militari.
A distanza di due anni, a metà gennaio 2018, il The Physicians Committee for Responsible Medicine, un’organizzazione non profit che si occupa di medicina etica, ha di nuovo interpellato le autorità, tra cui il Medical Inspector General of the U.S. Navy Bureau of Medicine e l’Inspector General of Naval Surface Force Pacific Fleet chiedendo che siano avviati degli studi per trovare alternative alla Ltt.
In una lettara, l’organizzazione ha infatti rilevato altri casi in cui delle povere creature sono state vittime di questa tortura.
Durante l’addestramento, i militari sparano sui maiali che poi devono curare, senza anestesia. Risultato? In alcuni casi i poveri animali sono letteralmente dissezionati vivi e nella maggior parte degli addestramenti, la fine è sempre la stessa: eutanasia.
Un portavoce della Marina militare ha smentito la pratica, sottolineando che si è trattato di casi isolati che non sono stati autorizzati. Il portavoce del Corpo dei Marines Capt. Christopher Harrison ha poi affermato che la “LTT è stata proibita dal 2014, anche se tuttavia, alcune unità possono continuare a condurre questo tipo di addestramento, all’esterno di insediamenti e strutture appartenenti alla Marina militare”.
Infatti, secondo quanto sostenuto dal portavoce, per poter eseguire un tale addestramento, il regolamento della marina militare impone la presenza di veterinari e soprattutto la sperimentazione deve essere in linea con le norme sulla tutela del benessere dell’animale che deve essere monitorato durante la Ltt. Secondo quanto affermato dai rappresentanti della Marina Militare, altri due casi di Ltt con animali vivi sono stati registrati nei campi di addestramento.
Per provvedere a questi incidenti, nel gennaio dello scorso anno, la Marina militare ha avviato un gruppo di lavoro di simulazione di assistenza negli incidenti e ha attivato un programma di formazione di simulazione nel mese di ottobre 2017.
Le autorità militari garantiscono che si tratta di un corso di formazione mensile obbligatoria che utilizza simulatori “organici, ad alta fedeltà” per testare la competenza dei militari nelle emergenze.
C.D.
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