Gli hanno sparato diversi proiettili sul muso

Gli hanno sparato diversi proiettili sul muso

piombino

Pensavano fosse una bufala, tanto che la notizia fu segnalata al sito “bufale.net” che a malincuore, visto la gravità del caso, ha confermato i fatti accaduti lo scorso 20 novembre a Ispica, in provincia di Ragusa, riguardo ad un cane, un cucciolo vittima di crudeltà.

Il cucciolo chiamato Piombino è stato trovato con una serie di proiettili sparati da una fucile di aria compressa su tutto il corpo. L’animale è stato segnalato da due volontarie dell’Oipa che hanno avvertito la polizia municipale, provvedendo a portare il cane presso un veterinario per le prime cure.

Le radiografie rivelarono la presenza di numerosi proiettili sparati da vicino con il preciso intento di colpire il cane sul muso. In base alle ipotesi chi ha agito ha sparato diverse volte per centrare il povero cucciolo, in quanto il tipo di arma utilizzata, con un singolo colpo, non può sparare più di un proiettile alla volta.

Una violenza e una crudeltà inaudibile che ha condannato il cane alla cecità. Un gioco oppure un semplice modo per infliggere ad un povero cane una punizione. Le modalità fanno rabbrividire, pensando soprattutto all’orrore, al dolore e la sofferenza che ha subito il cane: una vera e propria tortura a sangue freddo.

Dopo l’operazione con la quale sono stati rimossi numerosi proiettili dal corpo e dal muso di Piombino, i veterinari non hanno potuto salvare gli occhi dell’animale per la prossimità dei proiettili alle cavità oculari.

Il cane, rendono noto le volontarie, non ha recuperato la vista e per questo, adesso, per lui è necessaria un’adozione del cuore: “Ha sofferto tanto. Spero in una sua adozione che possa rendergli la vita felice e tranquilla, come merita”, ha dichiarata Silvia Lo Iacono, spiegando che Piombino deve abituarsi al fatto che ha perso la vista, riprendere fiducia e a riconoscere i rumori che, al momento, lo spaventano.

“Adesso, si spaventa per qualsiasi cosa: un trauma che si spera riuscirà a superare”, ha concluso la Lo Iacono.

 

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