Ancora un’aggressione da parte di un pitbull, stavolta avvenuta a Milano, in piazza Cadorna, vittima un clochard 40enne di origine marocchina. A lasciargli il cane in custodia era stato un 36enne italiano senza fissa dimora. In base a quanto ricostruito, la vittima avrebbe tolto la museruola al pitbull per dargli da mangiare. Questi sembrava aver gradito, poi il dramma. Il 40enne, infatti, si è avvicinato al cane come per dargli un bacio e questi lo ha azzannato al volto. Il clochard nordafricano si era procurato il cibo da alcuni addetti di una nota società che produce mangimi per animali.
Secondo quanto si apprende, conosceva bene il pitbull e non era la prima volta che restava da solo con l’animale. Forse però il cane ha visto in quel gesto affettuoso una sorta di sfida e non ci ha pensato due volte a ferire il marocchino. Questi è stato portato in codice rosso al Policlinico, ma per fortuna le sue condizioni, inizialmente giudicate critiche, non destano più preoccupazione. Se l’è cavata con qualche punto di sutura al volto.
Sul luogo dell’accaduto gli agenti della polizia locale. A loro il proprietario dell’animale ha spiegato: “Mi sono allontanato per poco: il cane aveva la museruola ed era legato”. Ora il pitbull è stato preso in consegna dall’Ufficio prevenzione dell’Ats e portato in un canile veterinario. Verrà tenuto in osservazione dieci giorni, poi sulla sua sorte verrà presa una decisione.
Nei giorni scorsi ha fatto discutere la vicenda di Victoria, la bambina di un anno sbranata dai due pitbull a Flero, in provincia di Brescia. Su quanto accaduto si è espresso il Codacons, che definisce il tutto come “una tragedia annunciata”, richiedendo che vengano presi immediatamente dei provvedimenti urgenti per far si che una cosa simile non si ripeta. In particolare si richiede la necessità di promuovere l’istituzione di un patentino. Con questo occorrerebbe contrassegnare le specie canine ritenute potenzialmente pericolose per l’uomo.
In base a una ricostruzione, l’aggressione alla piccola è avvenuta pochi istanti dopo che il nonno ha dato da mangiare ai cani in cortile. Una versione dei fatti che appena l’uomo starà meglio probabilmente potrà confermare personalmente ai Carabinieri, ma che emerge da un particolare: le crocchette ancora sparse sul porfido accanto alle due ciotole dei cani. A pochi centimetri la macchia più grossa di sangue. Insomma, l’ipotesi è che la bimba possa essersi avvicinata troppo al cibo dei due animali, scatenando la loro reazione.
Al di là delle razze pericolose, è sempre importante fare attenzione ai bambini in presenza dei cani, ricordando che ci sono diversi fattori che scatenano l’aggressività del cane, che nella maggior parte dei casi reagisce in base al timore e dalla paura. Tutti i cani sono potenzialmente pericolosi senza dover discriminare alcune razze specifiche e gli stessi esperti, hanno ricordato che nella maggior parte dei casi, i bambini vengono aggrediti da cani di piccola taglia.
GM
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