Un altro morso alla turista da parte degli animali in servizio: il morso stavolta è molto doloroso ma non è la prima volta che accade.
Un grande cartello da tempo è esposto accanto ai cancelli dell’Household Cavalry Museum eppure sono sempre di più i turisti che decidono deliberatamente di ignorarlo sfidando la sorte. Siamo a Londra, nel mese di luglio del 2024, quando una turista si avvicina a uno dei cavalli delle guardie reali per scattare una fotografia accanto a lui. Quando la donna con berretto si avvicina al cavallo che dovrebbe proteggere Carlo III quest’ultimo afferra il suo braccio. Dalla reazione della donna si apprende che il morso è dolorosissimo.
Sono molti gli utenti che tra i commenti rilasciati al filmato (vedi sotto) – finora più volte condiviso dalla stampa internazionale – si domandano come sia possibile ignorare così spavaldamente un simile divieto.
Non è la prima volta, infatti, che un episodio del genere si verifica. Soltanto un anno fa, infatti, una donna era stata rimproverata per essersi avvicinata troppo a un cavallo delle guardie reali pur di scattare un’istantanea al suo fianco. Oltre all’ammonimento il cavallo avrebbe tentato di mordere anche quest’ultima.
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Se è molto importante riconoscere i motivi per i quali un cavallo potrebbe mordere un essere umano e, soprattutto, come intervenire in seguito al morso di un cavallo, in questo caso le motivazioni della reazione del cavallo vengono ribadire dalle stessa guardia reale che si trova lì con lui.
Mentre la guida reale intima alla donna di allontanarsi e di non toccare più le redini del cavallo, la turista – che già si era ritratta d’istinto in seguito al morso dell’equino – sembra aver compreso di aver commesso un errore.
Sono molti i turisti che specialmente durante le occasioni cerimoniali si affollano dinanzi alle guardie reali per riuscire a scattare una fotografia della loro permanenza ai cancelli che li separano dai reali. Ciò, inoltre, sembra avvenga nonostante i continui richiami delle guardie reali che segnalano agli ospiti il pericolo.
I cavalli che una volta erano a protezione della Regina Elisabetta, infatti, sono stati addestrati appositamente per difendere quel territorio e, pertanto, sarebbe meglio non avvicinarsi scatenando in loro una reazione istintiva di risposta a quello che potrebbero leggere, in quel caso particolare, come un tentativo di aggressione.
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