Gli angeli della fibromialgia, i cani impiegati nella Pet therapy che rilasciano molti benefici a chi soffre di questa seria patologia
Tutti conoscono gli innumerevoli benefici apportati dalla Pet Therapy. Buon umore, sensazione di benessere e di relax, insomma un vero toccasana per tutti i malati che necessitano di un supporto morale. I vantaggi, nel corso del tempo, sono diventati ancora più grandi perché uno studio evidenzia come tale pratica possa comportare una serie di benefici a chi soffre di fibromialgia.
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Lo studio si chiama “Better Together” e oltre a provocare aspetti positivi sui pazienti è in grado di trasferirli anche ai medesimi cani. La fibromialgia è una malattia seria che provoca problemi vari. Colpisce l’apparato muscolo-scheletrico insieme a sensazioni di affaticamento connessi con problematiche estese alla memoria e all’umore. Inoltre, comporta anche disturbi al normale corso del sonno. La National Fibromyalgia Association ha indicato che di tale patologia ne soffre il 3/6 % della popolazione. In relazione ai miglioramenti riscontrati dai dati statistici e dalle analisi cliniche, lo studio ha evidenziato l’importanza della valutazione del metodo indicato come una valida opzione alle cure presenti. “Lo studio ha evidenziato come le attività della pet therapy siano un’alternativa da considerare per i pazienti affetti dalla malattia” -ha affermato Arya Mohabbat professore di Medicina interna generale presso la Mayo Clinic. La pet therapy si configura come un’efficace alternativa alle tradizionali cure in quanto i sintomi sono cronici e i rimedi si riscontrano in metodi poco utilizzati.
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L’interazione dei pazienti con i cani produce un aumento dei livelli di ossitocina insieme alla trasmissione di emozioni positive e della diminuzione del battito cardiaco. Il giovamento che provano i pazienti, è il medesimo di cui godono anche i protagonisti della pet therapy.
L’analisi effettuata ha dimostrato come i quattro zampe che prendono parte al programma non hanno mostrato nessun segnale di stress al contatto con i loro amici umani. Anzi, alcuni di essi si sono rivelati molto più rilassati alla fine della terapia. Molti di loro hanno riportato una diminuzione della frequenza cardiaca, e una maggiore positività in termine di rilassamento emotivo. Solo 20 minuti di contatto tra cani e pazienti riesce a regalare e diffondere i risultati menzionati. Un aspetto fondamentale da conoscere per far sapere a coloro i quali ne hanno bisogno.
“Better Together ha fornito prove concrete dei benefici rivolti ai cani e ai pazienti. Lo studio ha visto la partecipazione di cani di 19 razze. Tale risultato ci incoraggia per dimostrare l’unione che si viene a creare tra l’uomo e l’animale, evidenziando anche il benessere che hanno gli animali alla fine del lavoro.” ha sottolineato Francois Martin lo scienziato responsabile del progetto.
Una missione davvero utile e commovente che regala un bel mix di emozioni e di salute. Grazie agli ideatori e ai nostri cari amici a quattro zampe.
Benedicta Felice
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