Lo studio legale GiustiziAnimale di Roma si impegna a combattere gli abusi sugli animali: le parole delle Avv.sse Giada Bernardi e Aurora Loprete.
Si può dedicare il proprio impegno professionale alla cura alla difesa degli animali? A quanto pare, sì. E’ questa la sfida di due coraggiose Avv.sse, Giada Bernardi e Aurora Loprete che, coadiuvate dal Dott. Gregorio Ercoli, ogni giorno mettono a disposizione le loro competenze in ambito legale per proteggere i diritti dei nostri amici animali. Un sodalizio di lavoro e amicizia che ha dato vita ad uno studio che si occupa di difendere i nostri piccoli amici da abusi e maltrattamenti. Amore, passione e tanti sacrifici ‘ben ripagati’ dall’amore degli animali nelle parole delle due fondatrici dello studio legale GiustiziAnimale.
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L’impegno di Giada Bernardi e Aurora Loprete in difesa degli animali: parlano le protagoniste
Francesca: Ciao a tutti, mi chiamo Francesca Ciardiello e sono una giornalista di ‘Amoreaquattrozampe’, una testata giornalistica online che si occupa di dare informazioni a tutto tondo sul mondo degli animali. Oggi ci troviamo in compagnia dell’avvocatessa Giada Bernardi e dell’Avv. Aurora Loprete, co-fondatrici dello studio legale ‘GiustiziAnimale’, attualmente sito nelle sedi di Roma e di Catanzaro. Mi rivolgo ad entrambe: quando è nata l’idea di uno studio che si occupasse solo di proteggere i diritti degli animali maltrattati e abusati?
Avv.ssa Loprete: Con Giada ci siamo conosciute in occasione dell’uccisione del cane Angelo. Già è nata una forma di armonia tra di noi, l’amore per gli animali che accomuna anche i cuori delle persone. Ci siamo subito conosciute e ci siamo trovate benissimo. E’ un’idea nata immediatamente dopo, proprio per questo amore immenso nei confronti di tutti gli animali, e non solo dei cani e dei gatti. Perché gli animali sono tutti uguali e non esistono animali di serie A né animali di serie B. Meritano tutti la medesima tutela, anche quelli che, purtroppo, finiscono sul piatto delle persone. Per cui abbiamo avuto questa idea da subito, fomentata da Giada, che è il lato attivo della situazione. L’ha presa di punta: ‘Dobbiamo unirci, dobbiamo fare questo studio’. Diciamo che l’idea è stata più sua.
Avv.ssa Bernardi: Io direi che l’idea dello studio legale ‘GiustiziAnimale’ è stata di tutte e due. Come ha detto lei, quando ci siamo conosciute, abbiamo avuto un rapporto empatico. Siamo caratterialmente molto simili, siamo tutte e due impulsive, determinate. Lei è più forte di me, è lei a volte che ‘tira’ quindi ci interagiamo perfettamente. Dove ho una lacuna io, interviene lei. Questo è un sodalizio sia professionale sia personale e di amicizia molto forte. Al che abbiamo detto: visto che ognuna di noi, da tanti anni, sta facendo questo percorso perché non unirlo? E quindi a febbraio, a San Valentino abbiamo dato i comunicati stampa e siamo partiti.
Francesca: Quale occasione migliore dell’amore per gli animali. Volevo chiedervi: il progetto di uno studio legale dedicato alla difesa degli animali è nato quindi dall’idea di una delle due e poi avete unito il consulente, oppure conoscevate già questa persona ed è stata un’idea comune di tutti e tre?
Avv.ssa Berbardi: Gregorio lo conoscevo prima, è una persona con cui lavoro da molti anni e aveva l’intenzione di fare una struttura di questo tipo. Tra l’altro il suo supporto è molto importante, perché come consulente investigativo, lui va ad indagare in quegli aspetti che per noi sono fondamentali a livello processuale e che lui, come investigatore, può andare a ‘scavare’ meglio. E’ un braccio tecnico assolutamente importante. Dopodiché ho conosciuto Aurora e ci siamo trovati perfettamente in sintonia tutti e tre.
Francesca: Ve lo avrei chiesto successivamente infatti: qual è il ruolo del consulente investigativo?
Avv.ssa Bernardi: Il consulente investigativo è fondamentale perché ti fornisce quegli elementi che poi servono durante il processo sia penale che civile; ti scopre quegli aspetti nascosti che per un consulente, che ha esperienza maggiore sul campo investigativo, è più semplice reperire.
Avv.ssa Loprete: Si, servono ai fini della formazione della prova. Molte volte capita che quando si verifica un episodio di maltrattamento, alcuni dettagli possono restare ignoti. A volte abbiamo molte difficoltà nell’identificare chi è il reale autore del reato. Ecco che allora interviene un’attività suppletiva, ma non meno importante a quella nostra. Perché il ruolo dell’investigatore è fornire al legale quelli che sono gli elementi che vanno portati ai fini dell’accertamento della responsabilità del Reo. Il ruolo di Gregorio (Ercoli), dell’investigatore, è proprio questo: coadiuvare il legale ai fini della prova: raccogliere testimonianze di chi effettivamente ha assistito all’atto di crudeltà o maltrattamento, identificare eventuali testimoni, avere una reale cognizione dei luoghi dove si è verificato l’episodio di maltrattamento. A questo serve l’investigatore, ruolo che ha anche nei processi che non hanno ad oggetto solo gli animali ma anche le persone. E’ una figura molto importante, che ha trovato rilevanza in questi ultimi anni, in tutti gli aspetti, e in sede civile e in sede penale, laddove si tratta di animali, laddove si tratta di vicende che hanno in oggetto le persone. Il ruolo è coadiuvare il legale nella formazione di quelle che sono le prove, che noi dovremo portare in giudizio ai fini di fare acclarare la responsabilità del Reo. Serve per formare la prova. La sua funzione, senza che questo voglia sminuire il suo ruolo, è di una raccolta dati, ci coadiuva nella raccolta dati.
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Francesca: Voi vi occupate di difesa sia legale sia giuridica: può dirci qual è la differenza tra le due?
Avv.ssa Loprete: Partiamo dal presupposto che non esiste una differenza tra ‘legale’ e ‘giuridico’, perché l’assistenza legale inevitabilmente comporta una valutazione giuridica del caso. Facciamo la valutazione giuridica e dalla valutazione giuridica di quell’episodio poi ne deriva l’assistenza legale. Se poi vogliamo ravvisare una differenza, a livello dottrinale: l’assistenza legale è quella che noi forniamo nel momento in cui ci viene segnalato un caso di maltrattamento, ma previo studio di quelli che sono i profili giuridici del caso. Un giudizio non esclude l’altro. Se poi vogliamo parlare proprio di giuridicità, potremmo comunque dire che l’assistenza giuridica dov’è che si rileva? Laddove il nostro intervento non si limita soltanto a prestare attività legale ma a cercare di fornire anche una interpretazione delle norme che deve comunque prescindere da quella che ci viene fornita dal codice. Perché la norma è soggetta ad interpretazioni: alcune volte una norma non viene interpretata per come dovrebbe esserlo. L’intervento giuridico, l’assistenza giuridica, non esclude nemmeno che noi legali possiamo intervenire anche con interventi più pregnanti, il che significa: proporre referendum, proporre la modifica di norme, proporre la modifica di alcune norme. E da questo punto di vista, se proprio vogliamo parlare di assistenza giuridica, abbiamo formulato, preparato, 5 requisiti per un referendum. C’è anche in progetto una proposta di legge che dovrebbe essere finalizzata alla revisione di alcune norme in materia civilistica, perché purtroppo per il codice civile gli animali sono oggetti, sono cose. In tal modo vengono considerati anche a livello penale, per cui l’assistenza giuridica è anche quella: preparare degli interventi e dei progetti di Legge che possono comunque condurre ad una visione diversa dell’animale, che non è un oggetto ma è un essere senziente. Nel codice invece gli animali vengono considerati al pari di RES. Il codice civile va modificato. In questo senso possiamo parlare di assistenza giuridica: modifica di norme. Questo è, però i due termini, ‘legali’ e ‘giuridici’, non possono essere considerati distinti. L’assistenza legale prevede e non deve escludere una valutazione giuridica del caso; sono connessi i due termini. Mentre se vogliamo parlare di assistenza giuridica, è essere proprio attivi a livello di assistenza legislativa, chiedere modifiche del codice, proporre un referendum, tutto quello che può portare ad una disciplina a livello codicistico diversa rispetto a quella attuale e che non vede gli animali come cose ma come essere senzienti a tutti gli effetti.
Francesca: Una lotta continua, quindi e in continua evoluzione…
Avv.ssa Loprete: E’ una lotta continua, sì, perché purtroppo la visione degli animali è antropocentrica oggi. Non abbiamo una visione diversa; c’è una scala: prima l’uomo e poi l’animale. Non dovrebbe essere visto così, quanto meno alla pari, perché sono in grado di provare gioia e dolore come tutti noi. Non rispettiamo l’ecosistema: se dessimo valore ad ogni essere che fa parte della natura forse avremmo più rispetto. Perché, a ruoli inversi, gli animali ci direbbero: ‘Guardate che siete stati voi ad invadere i nostri spazi e non noi’.
Avv.ssa Bernardi: Infatti durante il lockdown ne abbiamo avuto la prova: la natura andava avanti e l’uomo era fermo. Noi purtroppo distruggiamo tutto quello che abbiamo. L’uomo è la bestia, l’abbiamo sempre detto. Ogni giorno ce n’è una nuova: maltrattamenti, abusi, illeciti civili. Però io dico sempre, e questo Aurora lo sa perché la pensiamo allo stesso modo, che: ‘Se mai piantiamo il seme, mai crescerà la pianta’. Quindi piano piano, piano piano, si arriva. I cambiamenti non vengono fatti in un giorno ma bisogna buttare solide basi e costa tanto sacrificio. Costa sacrificio interiore, che è quello che poi ti massacra di più, perché vedi alcune cose che neanche nel peggiore film degli orrori, neanche il regista del peggiore film degli orrori potrebbe partorire.
Francesca: Immagino appunto che dal punto di vista del coinvolgimento emotivo, voi siate molto esposte. C’ è stato un caso finora che vi ha toccato particolarmente?
Avv.ssa Bernardi: Tutti, perché per noi sono tutti equipollenti, sono tutti importanti nello stesso modo e mi permetto di parlare anche per lei. Li abbiamo tutti nel cuore. A volte è difficilissimo perché comunque ci piangi, perché comunque ti fa male e perché devi imparare a fare una cosa che è difficilissima: trasformare il dolore in forza. Perché l’orrore, se tu lo vuoi combattere, lo devi conoscere e per conoscerlo lo devi guardare. Io ti dico una cosa e non mi vergogno di ammetterlo: ci sono delle cose che io non riesco a guardare. Proprio non ce la faccio e quindi dico a lei: ‘Guarda tu, io non riesco. Anche in questo noi siamo perfettamente compatibili. Lei per molte cose è assolutamente molto più forte, nel senso che molto più ‘corazzata’ di me. Lei poi si massacra dentro e magari non me lo dice, però mentre io piango come una fontana, lei mi tira e mi dice: ‘Ci penso io’. E di questo la ringrazio perché è un supporto prezioso, io non ce la farei. A volte, egoisticamente, le dico: ‘Fallo tu’, perché io so che non ce la faccio. E allora interviene lei, che poi magari dà una testata al muro dopo che l’ha visto, ma non me lo dirà mai. Quindi ecco che è per questo che riusciamo a camminare molto bene insieme; fra noi non c’è competizione: si fa tutto insieme, si fa tutto a metà, nel bene nel male, ed è un supporto continuo.
Francesca: Perché l’obiettivo è comune. Dal punto di vista economico a quanto ammontano le spese legali per difendere gli animali e chi le sostiene?
Avv.ssa Loprete: Le sosteniamo noi.
Avv.ssa Bernardi: Allora guarda, ‘Giustizianimale’ non è una ONLUS, è uno studio legale a tutti gli effetti. E come gli studi tutti gli studi legali ci sono dei costi, anche di spese vive. Ora è chiaro che, essendo un settore molto particolare ed essendo la clientela molto particolare, spesso fatta da volontari, di gente che ha bisogno, i costi sono estremamente ridotti ma ci sono. Ti faccio un esempio: per alcune cose, per alcune persone che hanno veramente bisogno, non chiediamo i soldi e ci rimettiamo noi di tasca. Magari c’è chi ha la possibilità di accedere al gratuito patrocinio, a spese dello Stato. Per il resto sono costi estremamente contenuti e sono le tariffe minime ridotte del 50% e oneri fiscali inclusi. Quindi questo era l’accordo che avevamo preso perché, comunque, è vero che una missione ma è altrettanto vero che è un lavoro. E come studio ci sono dei costi, non è un’associazione ma ci sono veramente dei trattamenti ‘particolari’ proprio per gli amanti degli animali.
Avv.ssa Loprete: E’ così. Insomma diventa una missione, anche se l’investimento professionale c’è, come quello economico. Naturalmente, come dice Giada, trattandosi di fasce che purtroppo hanno anche delle esigenze economiche, non vengono applicate le tariffe che applichiamo nel momento in cui ci troviamo di fronte ad altri tipi di clienti. Poi tieni conto che si tratta sempre di volontari, che comunque vengono da sé, anche le spese veterinarie e di mantenimento degli animali. Per cui presentare comunque una parcella normale significherebbe abbatterli del tutto, per cui anche là cerchiamo di applicarle. Ma già dall’inizio, ha proprio funzionato così: viene applicato un minimo delle tariffe, che viene ridotto al 50%. Ma noi non siamo una ONLUS, perché comunque c’è uno studio da mantenere, ci sono servizi di somministrazione di luce, telefono da pagare, per cui non siamo una ONLUS.
Francesca: Il ruolo del presidente della associazione ‘Zampe che danno una mano’…
Avv.ssa Bernardi: E’ completamente scisso. ‘Giustizianimale’ un’altra cosa; possono interagire nel momento in cui c’è da proporre una querela e quindi ‘Zampe che danno una mano’ lo fa per tramite dell’Avvocato Aurora Loprete, che viene nominata difensore. Ma ‘Zampe che danno una mano’ e ‘Giustizianimale’ sono due strutture completamente staccate. ‘Zampe’ è una ONLUS che si preoccupa di raccogliere gli animali, di curarli e di trovare loro adozione, di metterli in stallo. ‘Giustizianimale’ è uno studio legale e professionale, è altro.
Francesca: Un aiuto a 360 gradi quello che voi fornite insomma.
Avv.ssa Bernardi: Da una parte c’è ‘Zampe che danno una mano’, che esiste già dal 2014 ed è riconosciuta dalla Regione Lazio, che opera per la cura degli animali. Adesso ultimamente abbiamo preso dal canile di Muratella, Tata, una cucciola di Pastore Tedesco, l’ultima di una cucciolata trovata a febbraio, rifiutata tre volte perché cardiopatica. A Muratella sarebbe morta, perché non ci sono i soldi per curarla; quindi noi, insieme alle guardie, abbiamo deciso di prenderla e siamo riusciti a curarla. Lei aveva un dotto arterioso pervio, una malformazione cardiaca congenita molto grave. E’ stata operata dal dottor Marchetti, guarita perfettamente, è andata in adozione e siamo riusciti a pagare le spese veterinarie grazie al supporto di tante persone che hanno donato. Dopo abbiamo saldato la fattura della clinica, pubblicato tutti gli estratti conto e PayPal: ogni centesimo che è entrato per Tata, per Tata è stato speso. Pertanto ‘Zampe che danno una mano’ opera in questo modo, lo studio legale ‘GiustiziAnimale’ è un’altra cosa completamente.
Francesca: In un certo senso, il vostro studio riesce a dare voce a tutti coloro che chiedono giustizia per gli animali ma non sanno come fare. In che modo possono rivolgersi a voi?
Avv.ssa Bernardi: Possono scriverci all’email studiolegalegiustizianimale@gmail.com, scriverci sulla pagina Facebook o possono chiamare la collega Loprete o me. Ci sono i numeri di telefono sulla pagina Facebook di entrambe e anche quello del dottor Ercoli.
Avv.ssa Loprete: Ormai utilizziamo anche le PEC, ci contattano. Alla fine sanno come contattarci perché la pagina presenta tutto tutti quelli che sono i riferimenti. Sanno dove trovarci.
Francesca: Voi siete responsabili degli studi di Roma e Catanzaro. Qual è il vostro appello per far sì che nascano altri studi del genere, come il vostro, in più zone d’Italia, perché il vostro lavoro è importantissimo. Cosa dite a chi vuole intraprendere questa avventura?
Avv.ssa Loprete: Amate gli animali, portateli in casa perché quando li accogliete capite tutto l’amore che vi possono dare. Capirete che provano gioia, dolore, come tutti noi. Apprezzateli e proteggeteli con tutto il cuore: se conoscete gli animali imparate anche a non volerli vedere soffrire. Il dolore che prova un animale è lo stesso di quello che proviamo noi. Andate nei canili, andate negli allevamenti, andate per strada: fatele queste cose. Perché se testate con il vostro cuore, con le vostre mani, il dolore di un animale allora là siete voi stessi che, aprendo il cuore, vi offrite per proteggerli. Dovete conoscerli gli animali: andate nei canili quindi, andate nei canili, nelle colonie feline andate dove ci sono gli allevamenti da pelliccia. Li dovete guardare, provate a guardare negli occhi un animale: da là deriva la conseguenza che non volete vederli soffrire; quindi imparate anche a proteggerli.
Avv.ssa Bernardi: Soprattutto adottate, e non comprate. Fatevi questo regalo. Io dico sempre che questo è il regalo più bello che uno si possa fare, con consapevolezza perché comunque è un sacrificio, è un costo. Adottate con consapevolezza perché veramente la vita vi cambia: il sacrificio che richiedono che poi è veramente limitato. Si chiama ‘sacrificio’ ma di fatto non lo è, e ti ripaga in miliardi di modi.
Avv.ssa Loprete: Non giratevi mai dall’altro lato. Aiutateli perché vi saranno a vita riconoscenti.
Francesca: Vi ringrazio moltissimo, noi abbiamo finito. Grazie mille.
Qui di seguito il video integrale dell’intervista:
F.C.