L’Enpa denuncia in queste ore la terribile vicenda di Iceberg, una giovane femmina di Dogo Argentino nata e cresciuta in Italia, che è oggi rinchiusa nel braccio della morte di una struttura di Copenhagen. Infatti, per la legge danese, è pericolosa e quindi va eliminata. Dall’Italia invece nasce una petizione che dove è in attesa di essere uccisa.
Iceberg infatti appartiene a una di quelle razze che la legge danese definisce pericolose e per la quali prevede un unico, terribile verdetto: la morte. Per questo, l’Ente Nazionale Protezione Animali, che in queste ore sta dando vita a una mobilitazione straordinaria, con un appello ai massimi livelli, continui contatti con le rappresentanze diplomatiche italiana e danese, e una lettera al Ministero danese delle Politiche agricole e ambientali.
Spiega l’Enpa: “Quella di Giuseppe e Iceberg è una vicenda dai tratti paradossali che certo non sfigurerebbe in un racconto di Kafka”. Il ragazzo, che come molti suoi coetanei ha lasciato l’Italia per andare a lavorare presso un ristorante di Copenhagen, a fine maggio torna nel nostro Paese per riprendersi la sua cagnetta Iceberg.
All’aeroporto di Fiumicino tutto fila liscio e nonostante ai controlli doganali siano presenti le autorità danesi, nessuno obietta nulla sulla presenza della cagnetta. Arrivato a Copenhagen, è la stessa storia, poi accade l’imprevisto, durante una passeggiata.
Infatti, Iceberg resta coinvolta con un altro cane in uno di quei “battibecchi canini”. Agli animali non accade nulla, mentre un passante resta lievemente ferito, riportando una leggera escoriazione. Anche stavolta, sembra tutto a posto se non fosse che qualche giorno dopo i poliziotti si presentano a casa di Giuseppe, prelevano Iceberg e lo portano in un canile. Quando Giuseppe sa che Iceberg rischia la vita, inizia la battaglia legale tra lui, sostenuto dai legali dell’associazione danese Fair Dog, e le autorità di Copenhagen.
Circa un anno fa, era esploso in Irlanda il caso di un cane di nome Hank. Il proprietario, disperato, a metà luglio ha lanciato un appello straziante, raccontando che mentre era al lavoro, le autorità giudiziarie, accompagnate dalle forze dell’ordine, fecero irruzione nel suo appartamento per prelevare il suo cane. E’ quanto hanno riferito i vicini di casa che hanno assistito a tutta la scena. Il giovane ha cercato di capire cosa fosse successo, scoprendo che in realtà il cane era stato sequestrato perché appartenente ad una razza vietata in Irlanda del Nord.
Dopo due settimane di attesa, è arrivato il parere definitivo degli esperti che hanno accertato che pur essendo di razza pericolosa, il cane non è aggressivo e non è da considerare un rischio per la pubblica sicurezza, per cui sarà restituito ai proprietari.
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