Sabato 27 maggio Giulia Tramontano è stata assassinata e a distanza di due settimane un’altra preoccupazione è venuta fuori: il suo gatto.
La tragedia che ha colpito la comunità di Senago il 27 maggio alberga ancora nell’aria. L’omicidio di Giulia Tramontano e del bambino che portava in grembo, ha lasciato un vuoto tra il paese nonostante il colpevole sia ormai sotto custodia. Ma non solo i concittadini si sono stretti intorno al dolore di questa perdita, anche il gatto di Giulia deve fare i conti con il fatto che la sua umana non tornerà più.
Da giorni, oramai, l’appartamento di via Novella a Senago, dove è stata uccisa Giulia, c’è un via vai di persone tra persone, giornalisti e persone che giungono per rendere omaggio alla 29enne. Tra queste persone in pellegrinaggio c’è anche il gatto di Giulia, ormai rimasto orfano.
Il gatto di Giulia è un bellissmo esemplare Ragdoll dal pelo bianco e grigio. Da quando la 29enne non c’è più, sono i vicini a prendersi cura di lui, fornendogli tutto ciò di cui ha bisogno. Difatti adesso, non ha più una casa, dopo che Alessandro Impagnatiello è stato arrestato per la morte della sua umana. In soccorso di questo animali, in questo momento ci sono i vicini, e si spera possa superare presto il dolore della perdita.
I nostri amici a quattro zampe non sono immuni al dolore e anche loro soffrono la perdita del proprio umano. Si pensa ai gatti come ad una specie indipendente, ma la verità è che quando viene a mancare il loro umano soffrono molto. La reazione dipende comunque dal carattere di ognuno. Non c’è modo di prevedere il comportamento di un gatto in caso di perdita del proprio genitore umano.
Alcuni gatti sembrano del tutto indifferenti, mentre Altri possono smettere di mangiare e perdere interesse per l’ambiente circostante, restando semplicemente seduti e fissi, scatenando il fenomeno della depressione. Inoltre, alcuni esemplari, subiscono cambiamenti di personalità o di comportamento quando perdono un compagno.
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