Gibby, abbandonato dal suo proprietario, è morto a Catania

Gibby, abbandonato dal suo proprietario, è morto a Catania

La triste vicenda di Gibby, il cane abbandonato dal suo proprietario e trovato in un garage dai carabinieri: l’animale è morto a Catania.

Gibby
(Facebook)

Siamo a Librino, quartiere popolare di Catania: qui già qualche anno fa si era consumato qualcosa di terribile ai danni di alcuni cani. Ora arriva una nuova e triste vicenda che riguarda un cane di nome Gibby. L’animale, un Bull Terrier inglese di appena un anno, era stato abbandonato dal proprietario all’interno di un box artigianale fatiscente. Il cane era stato lasciato senza cibo né acqua, finché lo scorso 5 aprile non era arrivato il blitz dei militari dell’Arma dei Carabinieri, che raccolta una segnalazione, lo avevano liberato.

La triste agonia di Gibby: il veterinario ha provato a salvarlo

In seguito, Gibby era stato affidato alle cure di un veterinario dell’associazione di volontari il Rifugio di Concetta. Questi aveva certificato come il cane non fosse assolutamente in condizioni di salute buone, accertando lo “stato cachettico, non deambulante”. Inoltre, “permanendo in stato di decubito laterale, presenta ottundimento del sensorio con emissione di feci emorragiche che imbrattano la regione perianale”. Scriveva ancora il veterinario: “Le mucose apparenti si presentano estremamente pallide con anemia conclamata e grave stato di disidratazione; sul mantello dell’animale si riscontrano numerose pulci”.

Sottoposto a fluido terapia endovena, poiché non in grado di alimentarsi in maniera autonoma, il cane era anche stato disinfestato dalle pulci. Insomma, chi lo ha soccorso ce l’ha messa tutta, ma purtroppo per Gibby non c’è stato nulla da fare: è morto dopo una breve agonia, causata da un grave stato di anemia e disidratazione in cui si trovava. Da quanto si è potuto appurare, il cane non mangiava da circa 10 giorni e non beveva da almeno tre giorni. Il suo proprietario – un pregiudicato catanese di 25 anni – è stato invece denunciato perché ritenuto responsabile di gravi omissioni nel mantenimento del cane.

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