Tornare nella propria natura e quindi in libertà non ha prezzo: lo sa bene il giaguaro Covi che dopo 100 giorni di riabilitazione può tornare a solcare il suo “campo”. Una gioia immensa per tutti.
Quando ci tolgono la libertà di movimento è davvero un guaio, fisico e psicologico. Lo stiamo sperimentando tutti in questo delicatissimo momento storico, in ogni parte del mondo. Anche se per una giusta causa, siamo comunque “costretti” a perdere un po’ delle nostre libertà, soprattutto quelle di movimento.
Questo che stiamo vivendo, però, è e rimarrà (in futuro) solamente un periodo storico. O almeno noi tutti ci aspettiamo questo esito. Molto spesso, invece, ai nostri amici a quattro zampe succede di perdere delle libertà, che prima avevano a portata di mano, o meglio di zampa, per motivi di salute. Che possono essere: incidenti, ferite gravi o altre situazioni di malessere. Insomma, situazioni da non sottovalutare assolutamente e da trattare con cura.
Le stesse cure e attenzioni che, in Messico, sono state date al giaguaro Covi. Un esemplare bellissimo che aveva perso la sua libertà di girovagare e mimetizzarsi nelle aree in cui vive a causa di un incidente. Finalmente dopo svariati giorni di “resistenza” è potuto tornare a solcare il suo “campo”. Un ritorno che ha commosso tutti anche per il modo in cui è avvenuto.
Una storia di “resistenza” può essere raccontata per essere accaduta in diversi modi. Non si resiste solo quando si è in guerra o di fronte un male evidente da sconfiggere, ma anche quando le condizioni di salute non sono al meglio, e di questi, come poc’anzi detto, ne siamo tutti al corrente, per colpa di quel mostro chiamato coronavirus.
Non solo il Covid-19. Anche perché, in questo caso, parliamo di un animale tornato in libertà per un altro tipo di situazione. Precisamente un giaguaro, dal nome Covi, che sembra quasi fatto apposta, con una “D” di differenza dal mostro. Covi era stato scoperto a Chetumal, la città capitale dello stato di Quintana Roo, nel Messico sud-orientale.
Versava in condizioni davvero gravi, con una lunga ferita alla scapola e lacerazioni su alcune parti del corpo. Il tutto, secondo gli esperti, era stato dovuto a un brutale incidente. La riabilitazione è durata ben 100 giorni. Un lungo periodo, che però ha permesso a Covi di riprendere tutte le forze possibili e tornare nel suo habitat naturale.
A commentare questo grande ritorno in natura è stato Joaquin de la Torre, direttore generale dell’International Fund for Animal Welfare (ifaw) per il gruppo dell’America Latina i Caraibi: “È uscito dalla cassa senza emetter alcun rumore. Abbiamo assistito a un momento davvero delicato. In un modo meraviglioso si è diretto verso la giungla, cercando subito di mimetizzarsi. Ora potrà tornare a corre e saltare come prima”. Covi porterà con sé un collare satellitare che permetterà agli esperti di seguirlo nel ritorno ai consueti movimenti giornalieri una volta ritornato a pieno contatto con la sua natura.
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