È arrivata la risposta della comunità dopo l’atto disumano, il criminale messo con le spalle al muro
Non una delle solite storie di crudeltà sugli animali quella arrivata direttamente dalla North Carolina,ma una storia talmente potente da aver acceso la comunità che si è mossa incredibilmente per rispondere all’indicibile atto e trovarne l’artefice. L’episodio che ha recentemente turbato la cittadina di Bryson è partito da un video proveniente da alcune telecamere di sorveglianza che hanno immortalato la pura essenza della crudeltà umana.
Nel video in questione si può vedere un uomo che, con estrema cattiveria, mette a rischio la vita di un cucciolo già magrissimo e sensibilmente provato gettandolo fuori da un’auto in corsa per poi essere ovviamente lasciato a se stesso, sul ciglio della strada in balia dei pericoli.
Ad accendere i fari sulla questione è stato anche il rifugio PAWS, situato nelle estreme vicinanze e che avrebbe accolto il cagnolino senza il bisogno di esporlo al rischio della vita. Purtroppo però così non è stato per il piccolo Apollo, questo il nome scelto per lui dai volontari del rifugio.
Quando Apollo è arrivato in clinica le sue condizioni erano gravissime, non solo portava con sé i segni di una prolungata denutrizione, ma era anche infestato da pulci e zecche oltre a riportare i segni della rovinosa caduta dall’auto con escoriazioni e micro fratture. Il rifugio PAWS, tuttavia, non si è limitato ad aiutare il cucciolo ma ha deciso di pubblicare coraggiosamente il video dell’abbandono, chiedendo un aiuto alla comunità per identificare il malvivente.
La risposta dei cittadini è stata immediata e grazie ad una serie di segnalazioni il responsabile è stato individuato. Su di lui pesano gravi accuse di crudeltà sugli animali e adesso il responsabile dovrà rispondere davanti al legge. La cosa che più lascia tutti senza parole, tuttavia, non è solo come sia possibile mostrare una tale violenza, ma anche il perché l’uomo non ha varcato le soglie del rifugio, dove avrebbe potuto lasciare il cane senza ricorrere a tale violenza.
Tutto questo apre ad una visione non troppo incoraggiante, purtroppo, infatti, esistono ancora persone senza scrupoli che evidentemente non pensano ad un animale come ad un essere vivente, ma quasi come ad un giocattolo insensibile e senza valore.
Apollo per fortuna ha trovato dei volontari che lo hanno curato con amore e, nonostante i traumi, adesso sembra stare bene ed aver ripreso a fidarsi delle persone. La sua storia, comunque, non bisogna dimenticarla, soprattutto da coloro che magari hanno assistito prima d’ora ad atti di violenza sugli animali ed anno taciuto. La denuncia di tali barbarie è un obbligo morale, anche perché persone di una cattiveria simile è difficile immaginare fin dove possano spingersi qualora restassero impunite.