Pisa, gatto ucciso dopo essere stato usato come bersaglio

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By Antonio Papa

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Una tremenda storia arriva da Madonna dell’Acqua, in provincia di Pisa, e riguarda un gatto ucciso in maniera terribile quanto vile. L’animaletto si chiamava Giri ed apparteneva al signor Giacomo Carrara, che lo notò un giorno in cima ad un albero mentre di sotto dei cani randagi lo attendevano a terra. L’animaletto era denutrito e tanto spaventato, per questo giacomo arrivò in suo soccorso. Adesso quello stesso animaletto è morto, dopo che nel frattempo si era ripreso, era diventato più grande ed aveva imparato a ricevere l’amore di quella persona. Sono trascorsi 5 anni da allora, e si è giunti infine al drammatico epilogo di oggi. Giacomo racconta alla stampa locale che già un mese fa il micio non si faceva più toccare come avveniva in precedenza. Era spaventato, qualcuno gli aveva fatto del male, e lui reagiva scappando via.

Gatto ucciso, qualcuno è stato talmente crudele da usarlo per il tiro a segno

Un giorno, approfittando dell’estrema debolezza del felino, Giacomo riesce a prenderlo ed a portarlo da un veterinario di Lucca per una visita approfondita. Qui in seguito a degli esami approfonditi erano emerse delle lesioni, ed in particolare le lastre e le radiografie avevano portato alla luce la presenza di due proiettili di carabina, utilizzate per il tiro a segno. Una si trovava molto in prossimità della colonna vertebrale, l’altra invece nel torace. Segno lampante che qualche irresponsabile che si credeva grande con un’arma da fuoco ha utilizzato il gatto ucciso come bersaglio mobile, in quello che è risultato essere un macabro tiro a segno. Inoltre aveva una frattura allo sterno, causata da una violenta bastonata con tutta probabilità, oppure da un calcio, ed un versamento pleurico. Dopo diversi giorni di agonia passati in clinica, Giacomo ha infine acconsentito a far sopprimere la povera bestiola. Ma ha scelto allo stesso tempo di inoltrare denuncia contro ignoti . Ed ora si spera che chi ha fatto una cosa talmente malvagia e crudele possa pagare il suo conto davanti alla giustizia. Ma uccidere gli animali è qualcosa che avviene purtroppo ancora troppo spesso, ed in diverse zone d’Italia. Per questo la LNDC ha deciso di scendere in campo in maniera decisa.

A.P.

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