Un intervento chirurgico, oggigiorno, può salvare più di una vita e ridare la gioia di poter camminare: com’è successo al gatto Romeo, salvato da un pacemaker.
Quando la vita non ci sorride più, fortunatamente, possiamo ricorrere a qualche intervento che ce la salva, la vita stessa. Certo, non sempre è possibile, ma spesso e volentieri può accadere che da un intervento riusciamo a rimetterci in piedi e riprendere in mano la vita che prima ci stava lasciando.
Questo è un fatto che, oggigiorno, accade anche nel mondo animale. Molti sono stati i passati fatti in avanti per apportare una piccola o grande modifica in un piccolo corpicino di un nostro amico a quattro zampe. La tutela e il benessere dei nostri animali passa anche da queste delicate operazioni.
Operazioni che, alcune volte, portano con sé anche dei record. Ovviamente sono record che puntano a evidenziare fatti assoluti e che possono riprendersi in futuro, magari proprio durante un’operazione chirurgica. La stessa fatta al gatto Romeo. Al quale, in Colombia, è stato impiantato un pacemaker che gli ha salvato la vita.
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Un intervento chirurgico che ha davvero dell’incredibile, ove, per la prima volta, sono stati coinvolti una serie di 12 professionisti tra neurologi e cardiologici dell’Università CES e del Centro Veterinario e Zootecnico (CVZ) che hanno programmato e realizzato questa operazione. Un intervento fatto verso i primi di gennaio, e che ora, dopo vari controlli si può dire perfettamente riuscito.
Al gatto Romeo è stato impiantato un pacemaker di modo che potesse continuare a condurre una vita, quantomeno normale. Il micio fa parte di quella razza chiamata Maine Coon che soffre di una predisposizione ai problemi cardiaci che gli provocano continui svenimenti e difficoltà a rialzarsi.
Così è stato provato questo intervento unico e raro a cui Romeo ha risposto alla grande. Ora, dopo quasi un anno, sta bene. Mangia, dorme e gioca come prima. L’unica particolarità è quella di non volersi far accarezzare dove ha piantato il pacemaker. E crediamo che sia una cosa più che lecita. Ultimamente è intervenuto anche Maria Clara Orrego, la proprietaria del gatto, la quale ha affermato: “Romeo ha ripreso la vita in mano. Salta e gioca più di prima. Non sembra averne risentito minimamente dell’intervento. Ringrazio tutti i medici per il lavoro svolto”.
Una storia che ci ricorda quella del gatto con quattro protesi che cercava casa: una vicenda, alla fine, conclusasi nel miglior dei modi.
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