Il gatto che cresce con le orecchie piatte: dal “difetto” iniziale al punto di forza finale. Una storia che ha commosso tutti.
Oggigiorno siamo spinti a vedere la bellezza, nelle cose e negli esseri viventi di questo mondo, attraverso dei canoni prestabiliti. Ma non c’è nulla di più folle di tutto ciò. Quando si ragione, o meglio si pensa, per luoghi comuni o indottrinamenti non si ha più la percezione di ciò che è veramente bello o meno. Di ciò che piace o non piace. Insomma, non si ha un gusto personale.
E quando non si ha un gusto personale, la bellezza scema, diventa oggettiva e non più oggetto del desiderio, quello più autentico e profondo. Un concetto che dovrebbe essere applicato anche alla diversità. Chi è diverso, a oggi, sembra quasi doversi nascondere dal resto del mondo. Anche qui: un vero abominio che non possiamo permetterci. La diversità deve essere presa come tratto essenziale, sia esso fisico o caratteriale.
Ma se pensiamo che questo discorso debba essere applicato solo al genere umano, ci sbagliamo di grosso. Anche in natura animale i tratti distintivi vengono presi come segno di diffidenza. Ed è la stessa cosa che è capitata al gatto Romeo, che a causa di un’infezione da acari è rimasto, a vita, con le orecchie piatte. Qualcuno, però, ne ha notato la diversità come sinonimo di bellezza.
Dicevamo. Una peculiarità è un tratto distintivo del nostro aspetto fisico o del carattere. E per tale andrebbe trattata. Un qualcosa che ci distingue dalle masse, che tanto cercano il consenso assoluto e perdono quei valori che hanno dentro e non riescono a tirar fuori per compiacere agli altri.
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Anche nel mondo animale, seppur in modo istintivo, una particolarità, diversa dalle altre, può portare qualche problema. È il caso di un gatto, chiamato Romeo (spiegheremo a breve il perché), di colore arancione che è stato trovato da una volontaria di un’associazione dell’Arizona, di nome Jen. Quest’ultima si è ritrovata il gattone fuori la porta di casa.
Ha da subito notato le sue orecchie piatte dovute a una brutta infezione da acari avuta in passato. Le orecchie piatte, nei gatti, sono sintomo di difesa o di ansia. Le sue sono guarite, ma col tempo, per “colpa” delle cicatrici, sono rimaste in quel modo. Così, sempre col tempo, infimo, il gatto è stato scartato anche dalla colonia di appartenenza.
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Quando Jen, invece, si è decisa di portarlo in casa, gli altri gatti lo hanno accolto con grande gioia. Lui ha da subito mostrato grande interazione e un bene spassionato nei confronti degli altri felini, tanto da diventarne il “papà”. Jen ha da subito creduto in lui e nella sua diversità ci ha visto un punto di forza. Romeo lo ha capito e ha ripagato con la moneta della bontà, della compagnia, delle fuse e del prendersi cura degli altri gatti della casa.
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