Il gatto Lupin, impaurito piangeva tutta la notte: cerca una casa

Il gatto Lupin, impaurito piangeva tutta la notte: cerca una casa

Il gatto Lupin, impaurito, piangeva tutta la notte a casa della signora che l’aveva preso con sé: ora cerca una nuova casa dove poter stare. Un’adozione che richiede enorme responsabilità, dato che il felino viene già da alcuni traumi subiti.

Gatto Lupin Cerca Casa
Il gatto Lupin dorme sulla coperta (Facebook – ENPA)

L’adozione è, di per sé, un gesto molto importante. Quando si decide di prendere in casa un altro essere vivente, ergo, un nostro amico, o nostra amica, a quattro zampe, bisogna considerare diversi fattori. Uno di questo è la responsabilità. Oggigiorno la pratica di dare indietro un gatto o un cane dopo pochi mesi dall’entrata in casa è molto diffusa. Perché accade tutto questo? Perché non si è consapevoli di ciò che vuole e richiedere il vivere con un animale dentro casa. Si pensa più al regalo di turno, da fare, che alle esigenze da tenere in conto. Le stesse che aveva, e che a oggi ha, il gatto Lupin. Adottato dopo essere stato solo per un periodo di tempo. Voleva da subito il contatto umano. Invece, ha trovato una signora che le ha chiuso la camera da letto in faccia, mentre lui continuava a miagolare e piangere tutta la notte. Ora, per lui, si cerca una nuova casa, ma più che altro una famiglia che sappia cosa voglia dire amarlo davvero.

Lupin in cerca di una casa: il gatto ama il contatto umano, ma non quello con i suoi simili

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Il gatto Lupin sdraiato sulla coperta a pancia all’aria (Facebook – ENPA)

Prima parlavamo di responsabilità e concretezza nelle decisioni. Ecco, lo ripetiamo a gran voce. Soprattutto quando un gatto o un cane hanno già alle spalle dei traumi, difficili da interiorizzare e superare. In questo caso dobbiamo presta un’attenzione massima, che non deve essere mai sottovalutata.

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Come nel caso del nostro amico a quattro zampe di nome Lupin. Un gatto di circa due anni che nella vita ha dovuto già superare delle situazioni davvero complicate. Alla fine, però, qualche mese fa aveva trovato una sistemazione, bella e sana in apparenza, ma che, in un secondo momento, non si è rivelata tale.

La signora, come detto in precedenza, non ha capito che, anche durante la notte, il gatto era desideroso di contatto umano. Voleva soltanto dormire nella stessa stanza. Lei, invece, gli ha chiuso la porta in faccia, per poi portarlo indietro, in rifugio. Ora il gatto è in cerca di una nuova casa.

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Una famiglia che sappia comprendere i suoi bisogni, fisiologici e non. Una famiglia che lo sappia coccolare. Lupi va molto d’accordo con gli umani, nonostante le sue brutte esperienze, ma non con i suoi simili. I volontari Enpa hanno lanciato l’appello tramite uno scritto sulla pagina ufficiale di Facebook. Il nostro amico a quattro zampe merita un’altra, e speriamo l’ultima, chance di passare una vita normale, in piena armonia.

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