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Il gatto Kito, troppo fastidioso: il complesso residenziale lo caccia

Un povero gatto, di nome, Kito è stato cacciato da un complesso residenziale: purtroppo non rispettava più alcune norme, amareggiato il padrone.

Il gatto Kito (Screenshot Twitter)

Rispettare le norme e le leggi vigenti non è una cosa semplice. Non per giustificare nessuno, ma alcune volte si sovrappongono delle vicende che lasciano spazio ad alcune decisioni davvero deludenti. Un compromesso sarebbe l’ideale per venire a capo di situazioni difficile e sbrogliarle prima che sia troppo tardi. A volte ci si riesce, altre no. Purtroppo, o per fortuna (dipende dai punti di vista) è la natura umana, e non solo umana, anche e soprattutto animale.

Quando parliamo di situazioni complicate, impigliate (nemmeno fossero a contatto col fesso spinato) e per niente facili da risolvere, spesso ci riferiamo a problemi col vicino o, addirittura, con l’intero vicinato. Molte volte capita che i nostri amici a quattro zampe non vengano graditi da chi vive intorno, sopra o sotto di noi. Ultimamente, con la situazione attuale, comprare una casa è diventata più che un’impresa. Per questo motivo siamo “costretti” ad abitare vicino ad altre persone. E questa stretta vicinanza porta in essere i rischi o i danni poc’anzi citati se si è in possesso di un gatto o di un cane, che molto spesso sono gli animali domestici per eccellenza.

I problemi sono sorti nella città di San Gallo. Quest’oggi ci spostiamo “fuori sede”. Siamo in Svizzera e il protagonista di questa storia è il gatto Kito, cacciato da un complesso residenziale perché troppo aggressivo. Ma non solo, alla base della cacciata, che ha compreso anche il povero padrone, ci sarebbe un altro fatto, poco gradito da tutti.

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Tutti contro il gatto Kito: ma il padrone vuole “regalargli” una sistemazione per renderlo felice

Gatto gioca con la palla (Foto Adobe Stock)

Oggi, come poc’anzi detto, dobbiamo spostarci fuori la nostra bella Italia per raccontare di un fatto che, purtroppo, non porta buone notizie. O meglio: non le porta inizialmente, ma alla fine qualcosa potrebbe anche girare per il meglio. Una vicenda che vede protagonista il gatto Kito, un po’ fuori le righe e aggressivo, ma non per questo un “killer”. Purtroppo, però, il micio in questione dovrà andare via.

Che i nostri cuccioli, siano essi dei gatti o dei cani, debbano essere educati questo è fuori dubbio. L’educazione è alla base di tutto, e anche dei nostri amici a quattro zampe. Alcune volte, però, capita qualche animale sopra le righe. Il compromesso dovrebbe fare da “padrone” in queste situazioni. Purtroppo non è capitato a San Gallo, una città della Svizzera, ove un intero complesso residenziale si è mosso per poter allontanare il gatto e il suo padrone dalla loro abitazione.

Alla base di questo allontanamento, voluto in ultima istanza dalla stessa amministrazione condominiale e residenziale, ci sono due fattori: il gatto era aggressivo con i suoi simili e con altri animali nei paraggi. Attaccava spesso gli altri e recava dei danni non così lievi. Fino a qui, però, i residenti avevano chiuso un occhio. Kito, però, ha cominciato a intrufolarsi nelle abitazioni altrui anche di notte, spaventando tutti. Gesto che ha compiuto ripetutamente, fino a quando tutti quanti sono sbottati e hanno chiesto l’allontanamento.

Il padrone di Kito, un signore di mezza età, ha preso in mano la situazione e prima che le cose si complicassero ha deciso di cambiare casa. Dichiarando però una cosa: “È inutile cambiare casa cercando un altro appartamento vicino ad altre persone. Kito è un bravo gatto, solamente un po’ sopra le righe. A questo punto comprerò una casa in aperta campagna dove potrà essere libero di giocare, l’unica cosa che per lui conta davvero”.

Una storia complicata che, forse, verrà risolta dallo stesso padrone. Una vicenda che, oltre a farci ricordare quella del gatto aggressivo che tenne in ostaggio madre e figlia, speriamo si possa concludere nel migliore dei modi.

Davide

Laureato in Scienze della Comunicazione con tesi in Filosofia del Linguaggio. Dal 2017 Iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Autore di due libri sul tema del viaggio: "Il cuore arriva dove gli occhi non vedono" (uscito nel 2019) e "Di notte è tutto più chiaro" (uscito nel 2023). Attratto dal mondo degli animali anche grazie alla fotografia, altra espressione del suo essere.

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Davide

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