Un altro amarissimo e brutale episodio nel Bassanese: un gatto viene impallinato a colpi di fucile, ora scattano le indagini.
Di episodi pregni di violenza non riusciamo a liberarcene. Sono un cancro di questa società. A questo punto dovremmo trovare la forza e il coraggio di intervenire in altro modo per cercare di emarginare situazioni di violenza nei confronti di tutti gli esseri viventi del pianeta.
Oggigiorno la violenza, se non possiamo dire che sembra andare di moda (perché diremmo il falso), sembra, però, annidarsi in alcuni posti dove l’ignoranza dilaga come un fiume in piena. Forse, solo una sana rieducazione, (ma in questo caso parliamo addirittura di scuola), potrebbe ridare un senso civico importante.
E chi, vittima di violenza o maltrattamenti, se non i nostri amici a quattro zampe? Sembra paradossale, ma molti cani e gatti (per citare gli animali domestici più “gettonati”, ma anche altri), versano in condizioni pietose anche nelle loro quattro mura domestiche. Dove ci dovrebbe essere pace e armonia. E vince c’è violenza e brutalità. La stessa che ritroviamo in un episodio nel Bassanese, dove un gatto è stato impallinato a colpi di fucile.
Non sono in discesa i casi dove si ripetono le violenze e i maltrattamenti sugli animali. Ci vorrebbero un bel “purtroppo” davanti alla frase poc’anzi scritta, e infatti lo mettiamo volentieri e ne iniziamo un’altra, di frase, con questo termine. Purtroppo, molto spesso, la brutalità dell’essere umano non conosce fine.
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Ma oltre alla brutalità c’è anche un altro aspetto da tenere in conto quando si parla o si narrano storie di violenza o maltrattamenti sui nostri amici a quattro zampe. La vigliaccheria. Il fatto di voler sfogare su un essere vivente più debole tutta la “nostra” meschinità. Ecco, questo aspetto riesce a definire bene l’infamità che c’è dietro ai brutali gesti che tanto si ripetono quasi ogni giorno.
Un altro, purtroppo, è accaduto nel Bassanese. Esattamente a Rosà, un comune in provincia di Vicenza, con poco più di 10.000 mila abitanti. Un uomo si è recato presso la caserma dei carabinieri per denunciare una colpo di fucile, ricevuto dal suo gatto, in pieno volto.
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Un fatto che ha scatenato la rabbia e la volontà di prendere posizione da parte del proprietario del felino. Dopo la denuncia, alla quale seguiranno delle indagini, l’uomo ha portato il suo gatto dal veterinario, per pausa che il colpo potesse risultare fatale. Il medico ha scoperto diversi pallini in alcune parti del corpo, vicini a degli organi vitali. Per questo motivo non è stato possibile operarlo, ma, fortunatamente, non rischia la vita.
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