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L’abitudine dell’amico gatto impedisce ad Hobbes di far crescere i suoi capelli

Nessuno avrebbe mai pensato che una così dolce abitudine potesse impedire la crescita dei suoi capelli: il gatto Hobbes ha bisogno di una soluzione. 

I baci ad Hobbes (TikTok juanwillworkfortreats – Amoreaquattrozampe.it)

Quel che è accaduto negli ultimi tempi al gatto arancione Hobbes dimostra, come – in alcuni casi – anche i baci più affettuosi di un tenero amico possano riservare delle conseguenze inattese. Il micio Hobbes è spesso al centro delle attenzioni del suo amico John, il quale – da quando entrambi erano piccoli – ha assunto l’abitudine di leccare la testa di Hobbes. Inizialmente nessuno a casa credeva che questo potesse significare un drastico cambiamento dell’aspetto di Hobbes. Almeno fin quando il micio dal pelo color arancio ha iniziato a mostrare i primi cambiamenti.

L’mico gatto impedisce ad Hobbes di far crescere i suoi capelli: lei, per aiutarlo, gli realizza dei cappelli su misura

Quella che era dapprima una semplice vertigine, sulla testa di Hobbes, si è trasformata – con il tempo – in un piccolo solco. Il pelo di Hobbes, sulla sua testa, fatica a crescere. La causa primaria di questa trasformazione sono proprio i baci del suo amico John. Nessuno in casa, nonostante i vari tentativi, sarebbe finora riuscito a convincere John a fare a meno della sua abitudine. Il risultato è che Hobbes vede aumentare lo spazio vuoto sulla sua testa e ha sempre più bisogno di trovare una valida soluzione: sia per distogliere l’attenzione di John che per colmare la sua mancanza.

La soluzione di Hobbes (TikTok juanwillworkfortreats – Amoreaquattrozampe.it)

La perdita del pelo nel gatto è un fenomeno piuttosto comune nella vita di ogni felino domestico, specialmente durante la stagione estiva o primaverile. Eppure, in questo preciso frangente – come testimoniano anche le virali immagini in movimento condivise dall’utente @juanwillworkfortreats su TikTok – la mancanza di pelo di Hobbes interessa un’unica zona del suo corpo e sarebbe stata destinata ad aumentare se la sua famiglia non avesse trovato un ottimo escamotage per arrestarne momentaneamente la caduta.

L‘alopecia del gatto Hobbes ha potuto diminuire grazie a un’incredibile soluzione. La sua premurosa mamma umana si è dedicata alla  realizzazione di fantastici cappelli dalle forme più diverse e dai colori che ben si intonano con il suo manto. Ciò che avrebbe, inoltre, divertito gli utenti sulla piattaforma di condivisione sarebbe stato quando Hobbes ha indossato il primo cappello della collezione. Dal suo sguardo sembrava quasi essere cosciente della funzione che la nuova creazione avrebbe assunto da quel momento in avanti.

La soluzione di Hobbes (TikTok juanwillworkfortreats – Amoreaquattrozampe.it)

Nessun cappello per Hobbes“, recita – per tal ragione, quanto ironicamente – la didascalia al filmato. La clip riassume le varie creazioni artistiche e stilistiche realizzare dalla sua mamma umana. I cappelli su misura e fatti a mano dalla sua padroncina

@juanwillworkfortreatsno hats for Hobbes♬ Cupid – Twin Ver. (FIFTY FIFTY) – Sped Up Version – sped up 8282

La clip di Hobbes e John, oltre alla causa e alla risoluzione dei problemi del primo micio, mostra anche la bellissima amicizia tra i due mici. Da ora in poi, inoltre, Hobbes e John non dovranno più confrontarsi con spiacevoli ripercussioni del loro affiatato legame.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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