Esistono alcuni esami clinici difficili da sostenere per un gatto, questi sono quelli che lo metteranno in maggiore difficoltà
La natura stessa dei gatti rende questi animali senza dubbio molto meno gestibili rispetto ad un cane. Chiunque abbia un micio e si sia dovuto recare dal veterinario per qualche motivo che sia andato oltre la metà visita di routine, infatti, sa bene come la situazione spesso degeneri in fretta per via della poca collaborazione del micio. Un veterinario senza dubbio sa bene quali sono i tasti dolenti nel trattare questi animali, un padrone inesperto però potrebbe non immaginare bene a cosa va incontro, soprattutto quando si tratta di alcuni esami particolarmente odiati dalla quasi totalità di questi felini.
Quando si parla di far visita al veterinario non vi è animale che possa essere felice di intraprendere questo viaggio, quando si parla di gatti però la situazione è sempre più complessa. Alcune volte già il viaggio in trasportino può diventare un’agonia tra miagolii lamentosi e facce tormentate, quando poi c’è da essere tastati da sconosciuti però la questione non può che peggiorare.
Questa esperienza per alcuni proprietari è quasi più traumatica che per il gatto stesso, anche se non tutti i gatti sono soliti reagire allo stesso modo. Vi sono però delle eccezioni, delle visite particolari che sono sempre sgradite ad ogni gatto e che andrebbero affrontate partendo preparati, una di queste è il prelievo del sangue, un’analisi comune ma che richiederà mano ferma e cautela in quanto nessun gatto si farà togliere una goccia di sangue senza combattere, a meno che non sia davvero stremato. Generalmente le tribolazioni in questo caso partono già dal momento della rasatura della zampa per poi arrivare fino al prelievo stesso, ma la paura per gli aghi non è la sola comune tra i gatti.
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Anche altri esami di routine generalmente poco invasivi e che, ad esempio, un cane accetta quasi sempre di buon grado, possono diventare un’impresa se si parla di un gatto, uno di questi è l’ecografia, fatta tramite ecografo ed il solito gel assolutamente sgradito ad ogni micio. Anche questo semplice esame può divenire una tortura e c’è una variabile che può peggiorare davvero le cose ed è rappresentata dall’assenza del padrone.
Come spiegato da diversi esperti, infatti, la presenza del padrone è l’unico mezzo per riuscire a calmare il gatto quel che basta per fargli accettare questi interventi di routine, lasciare solo l’animale per non vedere tali strazianti scene non gli farà affatto bene e complicherà ancor di più la cosa. L’unica scelta dunque è prepararsi e farsi coraggio, avere sangue freddo e polso ferreo e non cedere al fare esagerato del gatto.
Per alcuni può essere dura ma con l’aiuto del vostro veterinario potrete essere guidati in questo mare tumultuoso. Un’ipotesi che bisogna prendere in considerazione fin da subito quando si decide di portare a casa un micio, visto che questi animali come altri possono aver bisogno di cure durante la loro vita, anche con abbondante frequenza.
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