Un gatto rimane orfano appena viene al mondo. Un drago diventa il suo migliore amico: sono davvero inseparabili.
Di storie strane, soprattutto in questo periodo in cui dilaga e abbiamo a disposizione la potenza dei social network, se ne sentono tutti i giorni. Più che strane potremmo definirle particolari: un video di una lotta tra topi, un filmato di un cane che cerca di battagliare con un limone, e molte altre ancora. Non sempre il termine particolare viene però accostato all’aggettivo simpatico.
A volte troviamo storie particolari nate da eventi “poco carini” che, fortunatamente, si trasformano in pura bellezza. È la storia di Ponyo, il gattino che, appena nato, miagolava con tutte le sue forze dietro casa di Samantha Smart, una donna che vive in Florida assieme a tutta la sua famiglia. Non si capisce bene se “mamma gatto” lo ha abbandonato o se si tratta di uno “scherzo del destino”. Ciononostante il gatto in questione, oltre a incontrare una famiglia e un vicinato pronto ad accoglierlo e accudirlo, ha trovato anche un nuovo amico dal quale non si separa mai: un piccolo dragoncello.
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L’idea di regalargli un peluche di drago è venuta dalla testa di una piccola, ma già grande donna: la figlia stessa di Samantha Smart, Violet. Ha preso, dalla scatola dei suoi giochi, un peluche verde a forma di drago e lo ha donato a Ponyo esclamando: “Ora ha bisogno di un amico”, sotto lo sguardo incredulo di tutti i presenti, compresa la mamma. Il piccolo micetto non se ne separa mai, portandolo in giro per la casa, giocandoci e dormendoci assieme.
Ponyo è stato portato alla clinica di Operation Catnip per i vari accertamenti dopo il ritrovamento. Con lui, però, non poteva che entrare anche il piccolo drago. I veterinari, senza che nessuno emettesse parola, hanno capito da subito la situazione: l’unico modo per visitarlo era lasciarlo abbracciato al suo nuovo amico. Il giocattolo lo fa sentire più sicuro e meno ansioso dopo un inizio di vita abbastanza sconvolgente. I medici, così, hanno inscenato un vero lavoro di squadra trattandoli entrambi come due pazienti. Risultato: Ponyo si è fatto visitare senza nessun problema.
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Questa storia, finita col lieto fine, evidenzia tre aspetti della vita stessa: la voglia di “miagolare”, e quindi di esserci, sempre di più, per rimanere in vita. L’accoglienza di una famiglia e di tutto il vicinato, il vero lato umano. In terza e ultima battuta: la creatività dei bambini, quella che spesso, noi adulti, ci perdiamo nel corso della vita stessa. La voglia di donare qualcosa di nostro, di prezioso, per vedere felice un altro o un’altra meno fortunato/a di noi, sia esso un animale o un essere umano.
Davide Garritano
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