Un povero gattino è stato brutalmente torturato da persone ignote, il povero felino ha fatto ritorno a casa con un cappio al collo al quale era stata legata anche una bottiglia piena di sassi solo per limitarne i movimenti e creargli disagio
In una piccola cittadina abruzzese si è consumato un atto di brutalità estrema, l’episodio è accaduto precisamente a Carsoli e il gesto che è stato compiuto ha scosso l’intero paese per la brutalità inaudita.
La cittadina molto tranquilla è stata invasa da un’ondata di indignazione e incredulità tra i residenti quando la notizia di ciò che era accaduto al povero Fiocco si è diffusa rapidamente attraverso i social, il gatto era stato vittima di un atto di crudeltà che ha segnato profondamente la comunità.
Fiocco non è un randagio ma un felino domestico che tutti conoscono e che ama aggirarsi liberamente nei pressi della sua abitazione, solitamente ogni volta che il gatto tornava a casa veniva accolto con baci e coccole dalla sua proprietaria, ma questa volta al suo ritorno la donna è rimasta sconvolta dalle condizioni in cui il povero gattino era tornato.
Fiocco era infatti immobile con una corda avvolta in modo soffocante attorno al suo povero collo, legata ed essa poi vi era una bottiglia piena di sassi, questo macabro marchingegno sembrava avere l’unico scopo di limitare i suoi movimenti e farlo soffrire atrocemente.
Vedendo questa scena diffusa in rete tutto il paese è rimasto sconcertato dalla crudeltà del gesto e tutti hanno iniziato a chiedersi quelli fossero le motivazioni che potrebbero spingere una persona a compiere un gesto tanto deprecabile.
Tutta la comunità di Carsoli è stata pervasa da uno stato di sgomento e incredulità, attualmente si sta indagando su chi possa aver commesso un gesto così brutto e crudele nei confronti del povero Fiocco e le autorità hanno chiesto a chiunque abbia informazioni di farsi avanti
in modo tale da poter assicurare alla giustizia il colpevole che si è macchiato di un atto di crudeltà così tremendo le autorità hanno infatti invitato tutti a collaborare per quanto riguarda queste azioni penose nei confronti degli animali e non solo in questo specifico caso.
Momentaneamente i colpevoli ancora non sono stati identificati, e Fiocco anche se traumatizzato è tornato a casa dalla sua mamma umana sano e salvo, le forze dell’ordine hanno anche chiesto per facilitare le indagini e scoprire i volti dei colpevoli l’accesso ai filmati delle telecamere di sorveglianza
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