Un salvataggio davvero spettacolare quello compiuto ieri a Monteroberto di Ancona, nelle Marche. Un gatto deve dire grazie ai pompieri. Ma cosa era accaduto? Per ragioni ancora tutte da accertare, uno sfortunato gatto era precipitato in un pozzo asciutto profondo 30 metri. Ad accorgersi del povero micio è stato un passante. Questi ha sentito dei miagolii e ha allertato il 115. Così sul posto si è diretta una squadra di vigili del fuoco esperta in tecniche speleo-fluviali-alpinistiche. Uno dei pompieri a quel punto si è calato nel pozzo, indossando un autoprotettore. In questo modo ha potuto respirare aria pulita, evitando di avere un malore. Nel giro di pochi minuti, il pompiere è poi riemerso insieme al gatto, le cui condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Sono molti i casi di gatti salvati in extremis in situazioni difficili. Una ventina di giorni fa, un povero gatto era rimasto intrappolato nella tromba dell’ascensore di un palazzo in via Alberto Da Giussano a Milano. Provvidenziale si è rivelato l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale del capoluogo meneghino. Questi in seguito alla segnalazione di alcuni condomini, hanno bloccato l’ascensore, quindi sono entrati nell’elemento di raccordo. Il gatto salvato è stato poi affidato a un condomino, infine preso in consegna dalla protezione animali.
Non sono episodi rari: un mese fa, ad esempio, un gatto se l’è vista veramente brutta a Piombino, in provincia di Livorno. Il povero animale era rimasto intrappolato da diversi giorni all’interno di un tubo di una piscina. Quando finalmente qualcuno se n’è accorto, dopo aver sentito i suoi miagolii disperati, ha allertato chi di dovere. La richiesta di intervento è stata immediata e il malcapitato felino si è salvato. Sono stati i Vigili del Fuoco della cittadina toscana dopo diverse ore di intervento a mettere finalmente in sicurezza il gatto. Intervento che si è svolto all’interno di un residence situato a Campo ai Fagiuoli.
A lieto fine anche la storia di Luna, una gattina che a Brindisi ha rischiato di morire di stenti, dopo essere caduta in una canna fumaria di 4 metri. Per salvarla, vigili del fuoco e volontari hanno dovuto demolire i muri delle abitazioni sottostanti. Per ben cinque giorni, infatti, i soccorritori hanno compiuto diversi tentativi di trarla in salvo. Infine l’annuncio che le operazioni di recupero erano andate bene.
In un primo tempo, la proprietaria riteneva che la gattina fosse fuggita e per rintracciarla aveva pubblicato un annuncio sui social network. In seguito, i miagolii, provenienti dal comignolo, hanno fatto scattare l’allarme, ma la canna fumaria era troppo stretta e il recupero era davvero complicato.
Qualche giorno dopo, un gattino è stato estratto vivo dalle tubazioni del centro psichiatrico Siro Silvestri, a Rocchetta Vara. A salvarlo ci hanno pensato i vigili del fuoco di Brugnato e della Spezia. Del gruppo di pompieri volontari fa parte anche il rugbista Kevin Mazzanti, il quale ha scavato anche a mani nude. Con lui c’era anche Luciano Pieri, che ha portato una telecamera a sonda.
GM
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