Un gatto rimane bloccato diverse ore su dei binari di una tratta ferroviaria: l’unica soluzione possibile per salvarlo è bloccare i treni.
Quando il pericolo si fa così evidente, intervenire con delle soluzioni drastiche è la miglior cosa che si possa fare in quel preciso istante. Alcune volte le decisioni da prendere sono così estreme che non si ha il coraggio di attuarle nel breve periodo o lasso di tempo, così da apportare un’altra situazione di disagio. Insomma, siamo comunque umani e alcune volte il coraggio non può essere così scontato.
Per questo c’è sempre bisogno di una stretta collaborazione tra le persone che devono intervenire per sbrogliare una pessima situazione. Spesso si parla di diversi corpi dello Stato, chiamati a salvare anche i nostri amici a quattro zampe. Coloro che si ficcano maggiormente nei guaio sono animali che noi tutti conosciamo in grande scala: cani e gatti. Ognuno di loro ha qualche posto dentro al quale non riesce a rinunciare a ficcare il muso.
E quando si mettono le zampe in posti davvero pericolosi o si ficca il muso in luoghi dov’era meglio lasciar stare fin da subito, il pericolo si presenta dinanzi agli occhi dell’animale in tutta la sua essenza. Lo sa bene un gatto che si è trovato bloccato su delle rotaie con i treni che sfrecciavano ad alta velocità, finché non si è deciso di intervenire creando un disagio vero e proprio. Un disagio che, però, era molto più essenziale creare che lasciare correre.
I treni passano ad alta velocità: il gatto sui binari sta per cedere nel pianto, ma viene salvato
Mali estremi, estremi rimedi. Quante volte lo abbiamo sentito pronunciare questo detto che porta con sé un fondo di verità assoluto? Forse, o quasi sicuramente, moltissime volte. E gli estremi rimedi sono quelli che vengono presi, su una tratta ferroviaria del nostro Paese, per salvare un gatto rimasto incastrato su dei binari.
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La linea ferroviaria in questione è l’Adriatica, all’altezza di Pescara. Fin dalle prime luci del giorno si avvista un gatto che rimane bloccato lungo i binari. Il rumore del primo treno lo fa letteralmente impazzire e non muovere da dov’è rimasto incastrato. I vigili del fuoco sanno subito della situazione e con il passare delle ore si richiama all’attenzione anche un dirigente di Oipa della città abruzzese.
Il gatto non sembra trovare soluzione da solo, così che, dopo alcune consultazioni, avvenute anche in modo sbrigativo, si decide di fermare in treni per circa un’ora. A questo punto entrano in gioco gli stessi vigili del fuoco, un volontario con tanto di trasportino e gli agenti della Polfer (Polizia Ferroviaria).
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Il gatto è letteralmente spaventato e non si fa prendere al primo colpo. Dopo alcuni tentennamenti tutti i corpi impegnati nell’operazione di salvataggio riescono a tirarlo fuori da una brutta situazione. Alla fine vengono riportate delle piccole ferite, ma il felino non viene trovato in gravi condizioni. Come dicevamo all’inizio del paragrafo: per mali estremi, ci vogliono estremi rimedi. I treni fermi, giustamente, per salare il povero gattino.