Ricoperto di polline di giglio, sostanza tossica per i felini, un gatto è stato subito sottoposto a un trattamento nella clinica veterinaria.
Coperto da una sostanza estremamente tossica, un povero gatto dal manto bianco è stato di corsa portato in una clinica veterinaria. La disavventura del felino domestico è stata raccontata in un video condiviso su TikTok sul profilo di una dottoressa statunitense specializzata nella cura degli animali, la dott.ssa Michele Forbes all’account @drforbeez. Lo spaventatissimo micetto bianco, che è stato subito sottoposto a un trattamento nella clinica, era venuto a contatto con il polline di un fiore molto velenoso per i gatti: il giglio.
Il polline dei gigli è una sostanza tossica per i felini: il rischio corso dal povero gatto
I fatti si sono svolti a Ann Arbor, a ovest di Detroit, nello stato americano del Michigan; quanto accaduto è stato ampiamente spiegato nelle didascalie poste a corredo del video condiviso sui social network.
L’equipe medica del Compassionate Care Animal Hospital di Ann Arbor, coordinata dalla dottoressa Forbes, ha ricordato a tutti gli utenti del web quanto possa essere potenzialmente fatale per i gatti entrare in contatto con il polline del fiore di giglio. Nel breve titoletto al video su TikTok si legge: «This is why we run behind schedule some days!» (tradotto in italiano: «Questo è il motivo per cui alcuni giorni siamo in ritardo sulla tabella di marcia!»), facendo riferimento agli imprevisti che spesso di trovano a fronteggiare.
La dottoressa spiega agli utenti del web: «This is our team preparing for a wellness exam but this is not just any wellness exam during intake we discovered that our patient a cat was covered in Easter Lily pollen. Lillies from the Lilllium genus are toxic to cats and cause fatal kidney failure» (tradotto in italiano: «Questo è il nostro team che si prepara per un esame di benessere, ma questo non è solo un esame di benessere: durante la visita abbiamo scoperto che il nostro paziente, un gatto, era coperto di polline di giglio pasquale. I gigli del genere Lilllium sono tossici per i gatti e causano insufficienza renale fatale»). Per evitare di contagiare gli altri pazienti felini con il polline, le dottoresse hanno indossato dei camici chirurgici. La veterinaria spiega che i gigli (genere Lillium) sono sostanze tossiche per i felini: un singolo morso di una foglia di giglio, un solo petalo, bere l’acqua del vaso di questo fiore, o anche semplicemente sfiorare il polline potrà essere pericolosissimo per i gatti. I primi segnali di avvelenamento da giglio includono vomito, letargia, perdita di appetito, salivazione incontrollata, diarrea, disidratazione, insufficienza renale. Questi sintomi si manifestano tra le dodici e le ventiquattro ore dopo l’ingestione o l’esposizione e senza alcun trattamento. L’insufficienza renale si manifesta entro le trentasei e le settantadue ore.
@drforbeez This is why we run behind schedule some days! #easterlily #easter #lilytoxicity #cats #catsoftiktok #cat #catlover #cattok #cathealth #dvm ♬ original sound – 🐕🦺 Dr. Michele Forbes 🐈⬛
La dottoressa statunitense spiega che il trattamento da seguire in caso di contatto è quello mostrato nel video. Il micetto dal manto bianco è arrivato alla clinica ricoperto di una grande quantità di polline giallo che sarebbe potuto essere fatale. Il primo compito delle veterinarie è stato quello di “decontaminare” il gatto: il felino è stato immerso in una vaschetta ripiena di acqua e sapone. Dopo un lunghissimo bagno, il felino è stato sottoposto a fluido terapia ed è rimasto sotto osservazione tra le quarantotto e le settantadue ore. Alcuni gatti risultano essere più sensibili di altri alla tossicità del giglio e non recupereranno mai la normale funzione renale anche se curati; altri invece rispondono bene all’intervento. Il micio protagonista del video condiviso su TikTok, fortunatamente, si è rimesso in salute in poco tempo ed è tornato a casa senza aver riportato alcun danno. Sono molti i farmaci e le sostanze tossiche presenti nelle case e nei giardini che possono rivelarsi letali per i gatti; per questo le cause dell’avvelenamento sono numerose e non sempre è facile determinarne l’origine. (di Elisabetta Guglielmi)