L’abbandono, concetto spiegato a grandi linee ma con cuore nel capitolo precedente. Quest’oggi, però, con una storia a lieto fine. La storia l’avete sentita poc’anzi, o meglio il nome del gatto di questa vicenda: Lasagna, di nome e di fatto. Il povero gattone, infatti, ha una propensione specifica per il cibo, mangiato in quantità elevate. Già qui sorge il primo problema: i gatti non sono un gioco, e vanno nutriti in modo che possono compiere tutte le loro attività, come quella del perenne lavaggio del pelo, tanto per citarne una.
Il secondo problema è ancora più grave: arrivato a una sorta soglia di peso, circa 13 chili, il gatto è stato letteralmente abbandonato davanti un canile di Filadelfia, negli Stati Uniti d’America. Altro gesto orribile che si va a unire a quello poc’anzi citato. Il gatto è stato preso in cura dall’associazione Acct Philly, che aiuta gli animali in netta difficoltà. E Lasagna lo era davvero.
L’associazione lo ha preso in cura e lo ha osservato per diversi giorni. Quando diciamo osservato, intendiamo sotto controllo e cure mediche. Finché, poi, dopo un annuncio si è fatta viva una nuova famiglia, pronta ad accoglierlo in casa. La coppia è stata avvisata dei problemi del gatto ed è stato detto loro di trattarlo con cura e di stare molto attenti alle dosi di cibo quotidiano, che dovranno diminuire di giorno in giorno, fino a quando Lasagna non avrà ripreso il gusto perso.
Una storia di abbandono alquanto strana, come quella che capitò al gatto lasciato per strada e abbandonato con un messaggio appeso al collo, che fortunatamente lascia tutti col sorriso sulle labbra.
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