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Giovane sviene in treno e il suo gattino sparisce: continuano le ricerche

Un giovane sviene in treno dopo essere stato colpito da un malore ma quando lo soccorrono dimenticano il suo gattino: il micio sparisce ma la ricerca continua. 

Il micio disperso (Facebook Rossana Buffoni – Amoreaquattrozampe.it)

Mentre si trovava in viaggio a bordo di un treno assieme al suo gattino, un ragazzo è stato vittima di un malore che lo ha costretto ad arrestare il suo tragitto. Sfortunatamente quando si è reso conto che coloro che lo avevano soccorso, lasciando se scendesse dal treno per riprendere conoscenza, avevano dimenticato il suo gatto nel vagone, il treno era già ripartito. Il giovane stava viaggiando a bordo del treno numero 21313, proveniente da Napoli e diretto a Salerno.

Giovane sviene in treno e il suo gattino, rimasto nel trasportino, sparisce: non si arrestano le ricerche

Secondo quanto è stato confermato da un avviso condiviso sui social network nei giorni scorsi il giovane sarebbe sceso – con l’aiuto dei soccorsi – alla stazione di Gianturco. Quando il ragazzo ha perso i sensi il suo micio si trovava su un trasportino di colore blu e rosa. Dopo la necessaria discesa del giovane, nonostante i numerosi tentativi di mettersi in contatto con i viaggiatori, si sarebbe persa ogni traccia del gatto.

Il gatto scomparso (Facebook Rossana Buffoni – Amoreaquattrozampe.it)

Finora non è stato pervenuto alcun utile indizio né dell’apposito trasportino in cui il gatto era stato inserito per viaggiare in sicurezza dal suo giovane papà umano, né del micio stesso. Il gatto smarrito – da quanto si apprende dalle pubblicazioni in rete – ha “circa due mesi“, ha gli occhi chiari, il pelo bianco, la coda nera e la testolina leggermente striata.

Sin dal momento stesso in cui il giovane ha ripreso i sensi avrebbe tentato di fare tutto il possibile pur di rintracciare il suo gattino. Erano le 10 del mattino passate, del 28 giugno scorso, quando il ragazzo si trovava già all’esterno della carrozza sulla quale stava precedentemente viaggiando. Il ragazzo ha allertato il personale del servizio ferroviario ma con scarsi risultati.

Sul treno che aveva già effettuato 5 fermate dalla sua discesa i controllori non avrebbero trovato nessun gatto e nessun trasportino. Si presume che qualcuno lo abbia portato via di sua spontanea volontà. Si ricordi, inoltre, che tra i consigli principali forniti dagli esperti su come poter ritrovare il proprio gatto smarrito: vi sia – infatti – quello di contattare le associazioni animaliste e i veterinari più vicini alla zona in cui il felino è stato smarrito.

La ricerca del felino (Pixabay 79997 – Amoreaquattrozampe.it)

Un ultimo appello per ritrovare il gattino, nella speranza che chiunque lo abbia preso con sé fosse armato nient’altro che di buone intenzioni, è stato condiviso su Facebook lo scorso 30 giugno. Nel post vi sono due immagini segnaletiche del micio. Nella prima il gatto è nella sua abitazione, mentre nella seconda è all’interno del trasportino con cui sarebbe stato trovato dalla persona che avrebbe deciso di prendersene cura in attesa di riconsegnarlo al suo legittimo padroncino. In attesa di ulteriori aggiornamenti sulla quesitone, non resta che sperare che questa storia abbia – al più presto – un lieto fine.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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