Dopo l’appello sui social una pioggia di richieste di adozione si è riversata su Carate, dove vive un gattino dagli occhi blu di nome Puffo.
Su un gruppo Facebook pochi giorni fa è stato lanciato un appello per l’adozione di un cucciolo di gatto. La reazione che il post con la foto del micetto ha avuto porta a domandarsi se il gattino non abbia un potere magico particolare, che gli permette di incantare tutti coloro che lo guardano. I suoi profondi occhi blu, che uniti al suo pelo candido gli hanno fatto guadagnare il nome di Puffo, incantano l’osservatore al quale sembrano raccontare le vicende che lo hanno condotto lì, trasmettendogli allo stesso tempo il desiderio di una vita migliore. A Carate Brianza, un comune italiano della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia, meno di una settimana fa Beatrice Stella ha postato sul gruppo social del paesino (Carate Brianza admin) un annuncio in cui ha comunicato il ritrovamento presso il suo giardino di un gattino di circa quattro mesi, un batuffolo bianco dagli occhi color del cielo.
La donna, che in passato ha studiato veterinaria, si è subito resa conto che il gattino non aveva ricevuto le cure mediche di cui aveva bisogno. Dopo averlo sfamato e dissetato, se ne è quindi presa cura. Il micio non è provvisto di microchip e non si sa se si sia perso o se sia stato abbandonato. Stella ha chiesto aiuto sui social per sapere se il gattino avesse un proprietario o per trovare una nuova casa che lo possa accogliere dal momento che lei è impossibilitata a tenerlo dato che ha già due gatti in casa.
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Stella non si sarebbe mai aspettata che in poche ore tantissime persone avrebbero risposto al suo annuncio desiderose di adottare il gattino, tanto che si è creata una vera e propria lista di attesa. Sul post Facebook, la donna ha scritto di essersi stupita soprattutto di come un gatto sia riuscito a risvegliare l’affetto e la sensibilità che consente di prendersi cura degli altri e conseguentemente di noi stessi. Le persone che hanno chiesto di prendersi cura di Puffo (come è stato chiamato dalla sua nuova famiglia) cercavano attraverso l’adozione di superare momenti di difficoltà.
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Stella riferisce, infatti, che le «hanno scritto i genitori di un adolescente che attraversa un momento di forte fragilità, un nipote per la nonna rimasta vedova e sola da poco, una mamma appena separata per aiutare i suoi bambini ad elaborare le emozioni». Puffo è stato in fine adottato dalla famiglia di Alice e Sofia, che cercavano un nuovo gatto che potesse alleviare la sofferenza per la la morte di un precedente micetto, non solo per loro ma anche per il cane Elliot. Il cagnolino, infatti, era rimasto profondamente sconvolto dalla scomparsa del suo amico a quattro zampe. Fortunatamente ha accolto con estrema gioia l’arrivo di Puffo, come si può vedere dalle foto postate sui social che li ritraggono l’uno vicino all’altro. (Elisabetta Guglielmi)
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