Il gattino viene investito e loro corrono in ospedale: la reazione è vergognosa

Il gattino viene investito e loro corrono in ospedale: la reazione è vergognosa

Una famiglia è rimasta sbalordita difronte alla reazione vergognosa dei veterinari, quando si sono presentati con il loro gattino investito tra le mani.

gattino investito
Gattino (Unsplash – Amoreaquattrozampe.it)

La storia della delusione di una famiglia, dopo aver portato il gattino morente all’ospedale per animali di Nottingham (Regno Unito), sta facendo il giro del web per la sua incredulità. L’ospedale ha riferito alla famiglia che avrebbe dovuto prendere appuntamento prima di presentarsi e che avrebbero dovuto pagare una tassa di 20 sterline (23 euro circa), prima che un veterinario visitasse il gattino.

Gattino investito: la famiglia lo porta in ospedale ma rimangono senza parole difronte alla loro reazione

famiglia rimane delusa trattamento
Gattino (Unsplash – Amoreaquattrozampe.it)

La famiglia è rimasta affranta e sconvolta dal trattamento ricevuto dopo aver portato il proprio gattino di 10 mesi di nome Cass gravemente ferito all’ospedale PDSA Petaid. Lo scorso giovedì 30 marzo, Matt Marshall e sua moglie hanno trasportato il cucciolo al Nottingham PDSA Pet Wellbeing Centre, dopo che era stato investito da un’auto. Al loro arrivo gli è stato riferito che avrebbero dovuto prendere appuntamento prima e che avrebbero dovuto pagare una tassa prima che qualcuno venisse a visitare il gattino ferito.

Purtroppo il piccolo felino non è sopravvissuto, al loro arrivo in ospedale il cucciolo era ancora vivo ma perdeva molto sangue sia dal naso che dalla bocca. La gravità delle sue ferite era evidente ed è per questo che sono rimasti basiti difronte al comportamento del personale. “L’abbiamo messa in una coperta e le ho tenuto le braccia, era ancora viva ma perdeva molto sangue dal naso e dalla bocca. L’abbiamo portata alla PDSA e siamo arrivati alla reception, dove c’erano le due receptionist. La prima cosa che hanno fatto è stata chiedermi il mio codice postale, il mio indirizzo, il mio nome, tenendo presente che avevo ancora il mio gattino in braccio che stava morendo, e poi dopo aver dato tutti i dettagli hanno portato il mio gattino sul retro“, ha raccontato Matt Marshall.

È proprio a questo punto che gli è stato riferito che avrebbe dovuto prendere un appuntamento prima di entrare e gli è stato chiesto di pagare una tassa di 20 sterline. La famiglia era devastata, angosciata e stressata per la situazione e l’ultima cosa a cui pensavano erano i soldi. 10 minuti dopo, un operatore li ha chiamati sul retro per avvertirli del fatto che Cass non era sopravvissuto. Inoltre lunedì 3 aprile, l’ospedale ha chiamato la famiglia in merito alla cremazione e al luogo in cui si trovava il gattino e hanno ribadito ancora questa tassa da pagare. “Non ci dispiace pagarle e non ci siamo mai rifiutati di farlo, ma c’è un tempo e un luogo per ogni cosa. Abbiamo pagato le 20 sterline“.

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La famiglia afferma di essere rimasta delusa dal modo in cui è stata gestita la situazione. In merito alle lamentele e alle preoccupazioni della famiglia, un portavoce della PDSA ha dichiarato: “Vivere un’emergenza e la conseguente perdita di un animale domestico è profondamente angosciante. Comprendiamo che questo è un momento estremamente difficile per la famiglia di Cass e abbiamo espresso le nostre più sincere condoglianze per la loro perdita“. Inoltre ha aggiunto che insieme alla famiglia Marshall sta lavorando per comprendere al meglio le preoccupazioni create in quanto trattano i reclami seriamente per arrivare alla radice del problema.

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