L’associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha reso noto nuovi dati relativi alle segnalazioni del 2015. Dopo il numero terrificante sui cani e gatti bruciati vivi lo scorso anno, ecco che spuntano numeri sconcertanti riguardo alle segnalazioni di gatti che nel 2015, sono stati seviziati, uccisi, scuoiati per trasformarli in pelliccia o uccisi per essere mangiati.
In totale, l’Aidaa ha registrato 14 mila casi di gatti uccisi tra i quali circa 5 mila per riti neri, satanici o nei solstizi, 4 mila i gatti uccisi e mangiati, nella maggior parte dei casi nelle zone del sud-est della Lombardia e nel Veneto (Quadrilatero Brescia-Cremona-Verona-Vicenza).
In questa trama degli orrori emergono storie di casi agghiaccianti di sevizie, sottolinea l’Aidaa che riferisce dell’uccisione di 30 gatti in provincia di Brescia dove un contadino faceva acchiappare i piccoli felini dal suo doberman per poi schiacciarli con il suo trattore.
Inoltre, l’Aidaa ricorda le torture e uccisioni tramite impiccagione perpetrate da minorenni e i 560 casi di gatti uccisi con armi da fuoco, registrati soprattutto nelle Puglie e in Sicilia.
Un panorama crudele di gesti barbari di cui sono come sempre vittime, esseri innocenti.
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