Ho sempre pensato che fossero speciali ma mai che i gatti rossi avessero lontane parentele coi Vichinghi: ecco cosa ho scoperto.
Di sicuro la prima caratteristica che hanno in comune è il colore dei capelli e del pelo, nel caso del felino: ma non sapevo affatto che i gatti rossi e i vichinghi avessero una parentela ben più stretta dal punto di vista caratteriale. Grazie ad alcune mie ricerche, mi sono resa conto che qualcosa dell’antico popolo può aver, in qualche modo, contagiato la personalità di questi felini dal particolare colore del manto. Ecco tutto quello che ho scoperto.
In realtà il colore rosso dei capelli non è sempre stato visto di ‘buon occhio’, soprattutto ai tempi dell’Antica Grecia ma per i felini il discorso appare differente: infatti se molti li scelgono proprio per la colorazione particolarmente vivace del manto, altri li preferiscono proprio perché sanno che si tratta di esemplari molto vitali, dinamici e che spesso possono essere protagonisti di vere e proprie zuffe.
Ma come mai il gatto rosso è rosso? Merito del gene 0 relativo al cromosoma X (quello che produce il colore rosso o feomelanina) e che, come accade anche per i capelli, è predominante su tutti gli altri colori. ma per quanto riguarda il carattere è vero che il rosso del manto indica una speciale inclinazione ad un tipo di personalità? No, non è così, ma è possibile che la ‘parentela’ coi Vichinghi abbia in un certo modo influito sull’evoluzione di questi speciali felini.
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Ma perché c’è questa stretta correlazione tra questo antico popolo di guerrieri e i gatti color rosso o zenzero? Se non è possibile affermare con certezza che i gatti rossi siano propensi allo scontro e alla lotta, è altrettanto vero che però la loro esuberanza potrebbe essere la stessa appartenuta ai rossi norreni. Oltre ai loro capelli rossi infatti. questi antenati sono ricordati con amarezza anche per le scorribande e i disordini che riuscirono a creare in Europa a danno di parecchi popoli.
Ma come si ‘conoscevano’ gatti e guerrieri rossi? Pare che i primi fossero gli animali domestici preferiti dai secondi e che, proprio grazie a loro, si siano sparsi dal Nord Europa alla Gran Bretagna alla Turchia. E se il detto ‘Chi cammina con lo zoppo, imparerà a zoppicare’ è possibile che il modo di fare esuberante e a tratti prepotente dei guerrieri norreni abbia ‘contagiato’ anche il temperamento dei felini.
Infatti non sarà il manto o qualsiasi altra caratteristica genetica a determinarne il carattere ma di sicuro l’ambiente in cui vivono e le abitudini che faranno proprie: per questo la parentela coi Vichinghi appare ancora più stretta e mi è stata ancora più chiara.
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