Stati Uniti d’America, scienziati governativi acquistano centinaia di cani e gatti dal mercato della carne per effettuare test clinici per studiare la toxoplasmosi.
In un laboratorio a Beltsville, nel Maryland, dal 2003 al 2015, sono stati condotti studi che hanno spinto i gatti a diventare dei cannibali. E’ quanto denunciato da un’organizzazione no-profit che combatte e denuncia gli sprechi della spesa pubblica per i test sugli animali.
La White Coat Waste Project, ha lavorato in collaborazione con l’ex ricercatore del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) Jim Keen per ottenere informazioni e risultati.
Secondo NBC News, questi animali sono stati utilizzati per dei test finalizzati allo studio della toxoplasmosi. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie descrivono la toxoplasmosi come un parassita che mostra pochissimi sintomi negli esseri umani poiché il sistema immunitario umano combatte la malattia.
E stato quindi effettuato questo studio dando da mangiare ai gatti di laboratorio, lingua cervello e cuore di cani e gatti.
Secondo il White Coat Waste Project per portare a temine questo studio potevano essere utilizzati solo i gatti poiché sono gli unici che portano a temine il ciclo virale dell’infezione.
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In estratto del rapporto ottenuto da Jim Keen riportato dalla NBC News veniva riportato che a “8 settimane, i gattini sono nutriti con carne cruda infettata dal parassita della toxoplasmosi. Le feci dei gattini vengono raccolte per un massimo di tre settimane in modo che gli sperimentatori possano raccogliere le uova del parassita per usarle in esperimenti di sicurezza alimentare. Questi gattini sani, che passano brevemente le uova del parassita e diventano immuni in poche settimane, vengono poi uccisi e inceneriti”.
Una pratica barbara dato che non è molto chiaro lo scopo di far diventare cannibali dei gatti, anche se secondo il dipartimento che ha condotto lo studio sarebbe servito a ridurre le malattie parassitarie nel bestiame e gli agenti patogeni nel pollame e il loro rischio di trasmissione alle persone.
Pratica considerata ancora più barbara poiché non c’era assolutamente bisogno di uccidere o incenerire i gatti dato che il rapporto affermerebbe che “i gatti esposti al toxoplasma sono sani, adottabili e non rappresentano quasi nessun rischio per le persone” .
Secondo quanto riferito, gli animali sarebbero stati acquistati in maniera non appropriata da paesi dell’Asia, Africa e America Latina e dai mercati della carne della Cina e Vietnam. Infine, sarebbe stata effettuata l’eutanasia su tutti gli animali per poi essere smembrati e venduti come carne da macello.
Dopo la sperimentazione durata diversi anni, finalmente all’inizio del mese di marzo 2019, è stata sollecitata da parte del senatore Jeff Merkley l’ approvazione della legge intitolata Kittens in Traumatic Testing Ends Now che tradotto significa : ” mettiamo fine a gli esperimenti traumatici sui gattini”.
L.L
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