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Piccoli gatti abbandonati in sacchi di plastica: destinati a una fine orribile

Nuovo allarme sul territorio dopo il ritrovamento di un gran numero di piccoli gatti abbandonati in sacchi di plastica: l’orribile scoperta.

Uno dei gattini abbandonati (Facebook Associazione GattiVagabondi – Amoreaquattrozampe.it)

A poche ore dall’allarmante comunicato condiviso dall'”Associazione GattiVagabondi O.d.V.”, il 27 maggio scorso, si cerca disperatamente un rifugio che possa garantire a una numerosa cucciolata di gattini un confortevole riparo dal trauma subito per colpa di un gesto di ingiustificabile crudeltà umana. I volontari dell’associazione no-profit hanno ritrovato dei gattini abbandonati e rinchiusi in dei sacchetti di plastica.

Cucciolata di gatti abbandonati trovati in sacchi di plastica: erano destinati a una fine orribile

I gattini, oltre ad essere stati lasciati soli e senza un’adeguata protezione a pochi giorni dalla loro nascita a Villorba – in provincia di Treviso – sono stati destinati da chiunque abbia avuto il compito di accudirli e di amarli a un destino terrificante. Essendo in gran numero e bisognosi di speciali attenzioni, l’Associazione ha diramato un appello per favorire le loro future adozioni.

Piccolo micio abbandonato (Facebook Associazione GattiVagabondi – Amoreaquattrozampe.it)

La cucciolata è stata tratta in salvo, ma in extremis, ossia quando molti dei gattini erano già in pessime condizioni di salute. Dalle toccanti immagini pubblicate dall’Associazione si evince la sofferenza che i micetti hanno patito e che – alcuni di loro – continuano a patire anche a distanza di alcune ore dal loro ritrovamento.

Adesso ciascuno dei piccoli gatti cerca una nuova casa per sempre in cui potrà sentirsi finalmente al sicuro. Inoltre, sebbene adottare un animale abbandonato richieda delle molte responsabilità, nulla avrebbe fatto perdere le speranze ai volontari che i gattini possano beneficiare del futuro che meritano.

A uno dei piccoli mici – la cui storia è stata raccontata dai volontari sulla loro pagina Facebook – è stato affidato il nome di Erik.

Mentre si tiene a ricordare pubblicamente come chiunque maltratti gli animali sia esposto a pene severe previste dalla legge, e si attende – dunque – che presto venga fatta giustizia per questi esemplari indifesi, si evincono degli importanti segni di miglioramento dei gattini. Gli occhietti di Erik, ad esempio, esposti ad alto rischio dalle modalità del suo abbandono, sarebbero ora fuori pericolo.

Micetto cerca casa (Facebook Associazione GattiVagabondi – Amoreaquattrozampe.it)

I gattini ritrovati dall’Associazione, abbandonati probabilmente in seguito a un’azione determinata da ignoranza sul tema della sterilizzazione, sarebbero in totale una cinquantina. Pertanto non sarà molto semplice riuscire a garantire – al più presto e a ognuno di loro – un’adeguata sistemazione e tutte le cure a loro necessarie. La loro fragilità richiede inoltre che gli esemplari riescano a raggiungere delle condizioni di salute stabili prima di lasciare il rifugio.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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Giada Ciliberto

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