L’hanno legata con del nastro di nylon stretto così forte al collo, tanto che le era penetrato nella pelle. E’ successo a una gatta a Canalone, nel salernitano. Il salvataggio ha visto impegnati in prima linea diversi volontari e la dottoressa Flora Del Giudice del Distretto Sanitario 66 dell’Asl veterinaria di Salerno. Quest’ultima, in particolare, sin dalla prima segnalazione si è mossa per verificare quanto stesse accadendo. La vicenda è stata ricostruita da Salerno Today.
Si tratta di una gatta di circa cinque mesi, nata nei pressi di un terreno privato nel quartiere Canalone. La prima segnalazione da parte di alcuni residenti risale a 15 giorni fa. Temendo che il cappio potesse ucciderla, hanno lanciato l’allarme, chiamando in causa la locale Azienda sanitaria. Per due settimane, diversi sono stati i tentativi di catturare la micina, mentre mamma gatta era stata nel frattempo recuperata, sterilizzata e già reimmessa. Quindi nelle scorse ore anche la piccola gatta è stata presa. Le è stato asportato il laccio di nylon, ripulita la ferita ed ora è in degenza post operatoria dalla dottoressa Del Giudice.
Una brutta vicenda nelle scorse settimane era avvenuta a Pagani, comune della provincia di Salerno. Qui una residente ha saputo della morte dei propri gatti dopo aver ricevuto una telefonata dal figlio. La donna in quel momento si trovava in vacanza. All’improvviso ecco la chiamata del giovane che la informava che i loro animali erano stati avvelenati. E l’autore di questo ignobile, orribile gesto, si è scoperto essere il fratello della stessa donna. La quale lo ha prontamente denunciato per i reati di maltrattamento ed uccisione di animali.
Qualche sera fa, un gatto è stato trovato abbandonato in via Milano a Rapallo, in provincia di Genova. L’animale versava in condizioni disperate e purtroppo, a quanto risulta, nulla è stato fare anche solo per provare a salvarlo. E così il sindaco della cittadina ligure, Carlo Bagnasco, ha sporto denuncia contro ignoti. Si vuole adesso assicurare il responsabile alla giustizia, punire colui che ha lasciato l’animaletto solo, verso il proprio destino, dopo averlo lasciato all’interno di un trasportino. I carabinieri della stazione locale sono all’opera e proveranno a dare una identità a questo individuo, per il quale si prefigurano i reati di abbandono e maltrattamento di animali.
GM
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