Veniva usata solo come “macchina da riproduzione” ed è quasi morta per questo. La gatta Sphynx è costretta a partorire 70 gattini
L’essere umano sa davvero essere spregevole. Utilizzare gli animali solamente per scopi economici, senza neanche preoccuparsi della loro salute, è vergognoso e crudele.
Purtroppo è quello accaduto ad una gatta Sphynx costretta a partorire 70 gattini e per questo è quasi morta.
Utilizzata solo come “macchina da riproduzione”, non le è mai stata data una attenzione in più, una coccola e non ha mai conosciuto nella sua vita cosa si provi ad essere amati. Un giro di denaro non indifferente quello che ha portato avanti il suo proprietario, dato che vendeva a circa 2000 € i suoi piccolini.
Facendo due conti, la povera micia di 11 anni, ha fatto guadagnare ben 140mila euro circa alla persona che l’ha maltrattata e portata allo stremo delle sue forze. Scopriamo qualcosa in più sulla vicenda.
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La gatta Sphynx è stata costretta a partorire 70 gattini: era usata solo per generare guadagno
Orribile la vicenda che vede coinvolta una gatta Sphynx costretta a partorire ben 70 gattini solo per scopi economici. Con un guadagno che si aggira intorno ai 140mila euro, la felina insieme ad uno dei suoi cuccioli è stata tratta in salvo da un buon samaritano. I ragazzo però è gravemente allergico e dato le gravi condizioni dei due mici ha deciso di chiedere aiuto al Fylde Coast Cats a Blackpool, che ha accolto la coppia.
Gli animali ad una prima visita sono apparsi debilitati e in terribili condizioni. Erano affetti da un virus molto pericoloso per i gatti, che provoca malattie orali e respiratorie. La mamma gatta, Koko, presentava una sacca di pelle, dovuta alle gravidanze che quando si sedeva si piegava sulle sue zampette. Il figlio, Nim, aveva una grave situazione alla bocca, presentando gengive sanguinanti e si è dovuto sottoporre ad una operazione per estrarre un dente.
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Inoltre, come se già non fosse abbastanza, entrambi i felini hanno una malattia renale. Questa patologia è comune nei gatti della loro specie ed è indicativa di una cattiva riproduzione.
Come riportato dal Mirror, Kim Millard, il fondatore della Fylde Coast Cats, ha espresso il suo parere al riguardo, ammettendo che gli animali siano stati visibilmente maltrattati. Aggiunge anche che Nim sia eccessivamente magro e che non riesca però a mangiare a causa dei problemi legati alla sua bocca.
Confessa anche di come siano sempre alla disperata ricerca di coccole e attenzioni, probabilmente perché sono sensazioni mai provate prima da entrambi. La paura ora è che non si trovi qualcuno che si voglia prendere cura di loro e donargli una famiglia.
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I gatti della loro razza, sono molto delicati e hanno bisogno di molte attenzioni, in particolar modo Koko e Nim. “Ho avuto un paio di sfingi miei, quindi ho esperienza con loro” spiega Kim “il problema è che le persone li prendono con se senza fare una ricerca adeguata. Devi lavarli. Hanno la pelle molto sensibile, si raffreddano molto facilmente, non possono uscire, si scottano molto facilmente“.
Mamma e figlio resteranno controllati dalle amorevoli cure della Fylde Coast Cats, che si prenderà cura di loro fin quando non troveranno una casa. Con i trattamenti medici sembra che le cose stiano andando per il meglio, ma è una lunga strada quella che li attende.
Koko non aveva nessuna colpa, non meritava di fare questa vita. L’essere umano dovrebbe imparare a portare più rispetto per ciò che lo circonda e questo comprende anche gli amici animali.