La gatta gettata nel cassonetto continuava a miagolare: i volontari la salvano prima del brutale impatto
Abolire la cattiveria si può? In tanti dicono di no: gente persa nell’animo e nella vita. Perché la domanda opportuna sarebbe questa: quanta gente si può educare al senso civico e al rispetto della vita altrui. La risposta, seppur sconcertante, è abbastanza semplice: tutta la popolazione mondiale. Se lo volessimo davvero, potremmo farlo per davvero.
Per farlo, però, bisogna continuare a parlare anche di alcuni inciviltà che accadono proprio nella nostra “grande” Italia. Non tanto per condannare, che è già un fatto di per sé, quanto per far emergere il marcio e metterlo a dibattito. Soprattutto se si tratta di esseri indifesi come i nostri amici a quattro zampe, che molto spesso non hanno le stesse “armi” per difendersi alla pari.
Il caso di oggi ci porta a raccontare di una gattina, legata col nastro adesivo e gettata in un cassonetto dell’immondizia, in quel di Pesaro e Urbino. Solo il suo continuo lamento ha attirato l’attenzione di qualche passante. Capito l’orrore che c’era dentro tutta quella sporcizia, gli abitanti accorsi sul posto hanno chiamato subito i volontari Enpa del posto. Quest’ultimi soni giunti nell’immediato e tutti insieme hanno tirato fuori la povera gattina prima che il camion della spazzatura potesse schiacciarla viva durante il processo di raccolta rifiuti. Ovviamente all’insaputa dell’operatore ecologico.
I due volontari l’hanno portata direttamente nella loro casa. Le hanno dato tutte le cure del mondo, assieme a un veterinario accorso per curarla fin dal primo istante. La gatta sembra essere ora in buona salute, ma dovrà ancora riprendersi del tutto prima di tornare a camminare. Nel momento in cui riprenderà tutte le sue forze sarà pronta anche una futura adozione per lei, con già tante famiglie che si sono palesate per poterla avere nella loro casa. Si cerca d’indagare sull’autore o l’autrice di questo brutale gesto.
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