Ancora un fatto di pura crudeltà nella nostra penisola: una gatta viene legata con un nastro adesivo e gettata in un cassonetto: salvata in tempo da alcuni volontari del posto.
Interiorizzare che gli animali sono come noi, nel senso che hanno un cuore, dei sentimenti e delle emozioni, anche se spesso agiscono con l’istinto è cosa davvero difficile da far capire a certi individui che della loro vita non hanno alcun rispetto, figuriamoci di quella altrui, pronta a essere gettata via in tutti i sensi.
Ma fosse anche il fatto di non avere né sentimenti, né emozioni, né cuore, ma soltanto l’istinto questo non dovrebbe permetterci di compiere gesti di una cattiveria inaudita. Usiamo la parola “permetterci” proprio perché è indirizzata al genere umano. Quel genere, per “fortuna” solo in parte, che commette degli atti di volenza contro i nostri amici a quattro zampe.
Crediamo tanto di essere in una società emancipata, libera, che ha garantito diritti a tutti, ma poi, conti e fatti alla mano, siamo tutt’altro. Un conto (proprio per rimanere con ciò poc’anzi scritto) è rendersi conto in che modo si vive, un altro è quello di auspicare un “sogno”. Anche perché, finché rimarrà anche solo un animale maltrattato su questa terra, non potremmo dire di essere veramente liberi. Ma più che liberi, responsabili nei confronti di terze persone o differenti esseri viventi.
Una responsabilità che è venuta a mancare anche nei confronti di una povera gatta gettata all’interno di un cassonetto. Un fatto davvero orribile che poteva avere dei riscontri altrettanto mostruosi, se non fosse stato per l’intervento di qualcuno.