Storia straziante della gattina confinata per 4 anni su un piccolissimo balcone, le sue condizioni psicologiche erano assurde!
La storia che vi stiamo per raccontare è una storia che ci ricorda l’importanza di trattare gli animali con rispetto e di non considerarli come dei giochi da regalare ai propri figli, ancor di più se questi ultimi non sono stati educati al rispetto della vita di un altro essere vivente. La protagonista è Phoebe, una gattina di quattro anni che adesso è in cerca della sua seconda possibilità dopo che la prima adozione le ha lasciato degli strascichi pesanti, fisici ma soprattutto psicologici.
Phoebe è arrivata da Cosenza, dove era stata adottata da una famiglia con figli non educati su come rapportarsi con gli animali, una situazione che, a lungo andare, ha portato la gattina a diventare insofferente e scontrosa, al punto che la famiglia ha deciso di confinarla sul balcone interrompendo quasi del tutto i rapporti con lei.
Una situazione di prigionia e assenza di relazioni che si è rilevata deleteria per la gatta che con il passare degli anni è inevitabilmente peggiorata nel carattere evidenziando disturbi post traumatici derivati dalla situazione. Fortunatamente, alcune volontarie della zona hanno deciso di prenderla in custodia e Phoebe ha intrapreso cosi il suo viaggio verso il Nord Italia, dove è approdata all’Oasi di Felixlandia, un’associazione che si prende cura proprio dei gatti abbandonati o con gravi disagi.
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Nella sua nuova casa Phoebe ha trovato l’amore e l’attenzione dei volontari, che evidentemente era tutto quello che le serviva. I ragazzi del centro le hanno concesso il tempo necessario per riavvicinarsi alle persone e tornare ad avere fiducia in loro dopo la brutta esperienza passata ed oggi il cambiamento di Phoebe è davvero inimmaginabile.
Grazie alle cure dei volontari e soprattutto alla pazienza la gattina è divenuta una delle ospiti più amorevoli del centro, coccolona e socievole e che cerca una famiglia che possa accoglierla ancora nella propria casa.
Non è facile trovare una famiglia per un animale che ha subito traumi del genere nel suo passato, per prendersi cura di lei ci sarà bisogno di qualcuno che possa capirla e sicuramente non riproporla mai in situazioni che potrebbero far riemergere la situazione precedente, riportando a galla traumi adesso dimenticati. Nonostante ciò, Phoebe ha tanto da offrire e vedendola oggi nessuno potrebbe mai immaginare tutto quello che le è capitato.
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Questa è la storia di Phoebe, ma è anche la storia di tanti altri animali che hanno bisogno di una seconda possibilità dopo essere incappati nelle mani di proprietari incapaci che ne hanno turbato la psiche. Non dimentichiamoci mai che gli animali non sono giocattoli e che meritano rispetto e cura e che, come gli esseri umani, hanno bisogno di interazione sociale e stimoli per tenere viva e sana anche il lor aspetto psicologico.
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