Gatta avvelenata da una sostanza chimica: lo straziante appello lanciato sui social da una donna dopo la morte della sua micetta Lilly a causa del veleno per topi.
Pesticidi e veleni per topi sono una fonte di pericolo per l’ambiente e per gli animali. Il veleno, in particolare, oltre a rappresentare un atroce modo per uccidere i roditori, può causare la morte anche di altri animali, dagli uccelli ai gatti. Ed è proprio sulla brutalità dell’utilizzo di queste sostanze chimiche e sulla pericolosità che esse rappresentano per gli animali domestici che un post diffuso negli ultimi giorni su Facebook sta ponendo l’attenzione.
Lilly non ce l’ha fatta: morta la gattina avvelenata dalla sostanza chimica letale per i topi
A lanciare lo straziante appello è stata una donna, Sarah Spencer, che ha denunciato sui social (sulla pagina Facebook all’account @Sarah Spencer) la morte per avvelenamento della sua gattina di nome Lilly.
I fatti si sono svolti nel quartiere di Meanwood a Rochdale, centro urbano sede di un borgo della contea della Greater Manchester, in Inghilterra. Così scrive Sarah nel post condiviso su Facebook nella tarda serata del 3 agosto scorso: la giornata è «iniziata come tutte le altre. Siamo andati in biblioteca e al negozio di dolci e siamo tornati a casa. Siamo tornati a casa da Lilly per trovarla che sanguinava abbondantemente dal naso e dal posteriore».
Sarah ha portato immediatamente Lilly dal veterinario, per scoprire che la micetta aveva ingerito del veleno anticoagulante per topi, che non permette al sangue di coagularsi determinando fatali emorragie: «L’abbiamo portata dai veterinari per scoprire che aveva ingerito veleno per topi. Una marca particolarmente crudele che impiega oltre una settimana per lavorare sull’animale e impedisce al sangue di coagulare causandogli un’emorragia dagli orifizi con conseguente morte. Una volta che i sintomi emergono non si torna indietro e l’emorragia potrebbe durare giorni. Un modo crudele, orrendo, inutile per qualsiasi creatura vivente di andarsene».
I veleni anticoagulanti per topi rappresentano una fonte letale di pericolo anche per uccelli, cani e gatti che possono ingerire esche avvelenate o un roditore morto per il veleno. Da una sostanza così mortale la povera gattina Lilly non ha potuto essere salvata. Così Sarah scrive su Facebook: «La mia famiglia è sconvolta. I nostri cuori sono spezzati e non c’era bisogno che Lilly passasse quello che ha passato lei. Non lo augurerei a nessuna creatura».
Nel ricordare gli anni trascorsi insieme alla sua adorata gattina («Lilly mi ha scelto e ha dormito con me quasi ogni singola notte per sei anni. Mi mancherà essere svegliata di notte per le coccole»), Sarah esorta le persone a non usare sostanze velenose. Gli animali domestici fanno parte della famiglia e il loro benessere dovrebbe essere al centro delle preoccupazioni di tutti: «Questo è il nostro gatto, Lilly. Non tutti capiscono come gli animali domestici siano come una famiglia – ma la maggior parte lo capisce. Siamo una famiglia che ha tanti gatti e tutti speciali a modo loro e tutti importanti e di pari valore».
Sono diversi i segnali che fanno comprendere che un cane o un gatto sono stati avvelenati. Tra questi, l’aumento della:salivazione, il vomito, la diarrea, le difficoltà respiratorie, l’infiammazione o il gonfiore sono i più comuni. In questi casi è necessario contattare immediatamente il veterinario e seguire in modo scrupoloso le sue indicazioni. (di Elisabetta Guglielmi)