Gatta avvelenata da una comune sostanza chimica: pensateci bene prima di usarla

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By Elisabetta Guglielmi

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Gatta avvelenata da una sostanza chimica: lo straziante appello lanciato sui social da una donna dopo la morte della sua micetta Lilly a causa del veleno per topi.

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La gattina Lilly (Screenshot foto Facebook – Sarah Spencer – amoreaquattrozampe.it)

Pesticidi e veleni per topi sono una fonte di pericolo per l’ambiente e per gli animali. Il veleno, in particolare, oltre a rappresentare un atroce modo per uccidere i roditori, può causare la morte anche di altri animali, dagli uccelli ai gatti. Ed è proprio sulla brutalità dell’utilizzo di queste sostanze chimiche e sulla pericolosità che esse rappresentano per gli animali domestici che un post diffuso negli ultimi giorni su Facebook sta ponendo l’attenzione.

Lilly non ce l’ha fatta: morta la gattina avvelenata dalla sostanza chimica letale per i topi

A lanciare lo straziante appello è stata una donna, Sarah Spencer, che ha denunciato sui social (sulla pagina Facebook all’account @Sarah Spencer) la morte per avvelenamento della sua gattina di nome Lilly.

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La gattina Lilly morta dopo aver ingerito veleno per topi (Screenshot foto Facebook – Sarah Spencer – amoreaquattrozampe.it)

I fatti si sono svolti nel quartiere di Meanwood a Rochdale, centro urbano sede di un borgo della contea della Greater Manchester, in Inghilterra. Così scrive Sarah nel post condiviso su Facebook nella tarda serata del 3 agosto scorso: la giornata è «iniziata come tutte le altre. Siamo andati in biblioteca e al negozio di dolci e siamo tornati a casa. Siamo tornati a casa da Lilly per trovarla che sanguinava abbondantemente dal naso e dal posteriore».

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La micetta Lilly insieme alla sua umana (Screenshot foto Facebook – Sarah Spencer – amoreaquattrozampe.it)

Sarah ha portato immediatamente Lilly dal veterinario, per scoprire che la micetta aveva ingerito del veleno anticoagulante per topi, che non permette al sangue di coagularsi determinando fatali emorragie: «L’abbiamo portata dai veterinari per scoprire che aveva ingerito veleno per topi. Una marca particolarmente crudele che impiega oltre una settimana per lavorare sull’animale e impedisce al sangue di coagulare causandogli un’emorragia dagli orifizi con conseguente morte. Una volta che i sintomi emergono non si torna indietro e l’emorragia potrebbe durare giorni. Un modo crudele, orrendo, inutile per qualsiasi creatura vivente di andarsene».

I veleni anticoagulanti per topi rappresentano una fonte letale di pericolo anche per uccelli, cani e gatti che possono ingerire esche avvelenate o un roditore morto per il veleno. Da una sostanza così mortale la povera gattina Lilly non ha potuto essere salvata. Così Sarah scrive su Facebook: «La mia famiglia è sconvolta. I nostri cuori sono spezzati e non c’era bisogno che Lilly passasse quello che ha passato lei. Non lo augurerei a nessuna creatura».

Nel ricordare gli anni trascorsi insieme alla sua adorata gattina («Lilly mi ha scelto e ha dormito con me quasi ogni singola notte per sei anni. Mi mancherà essere svegliata di notte per le coccole»), Sarah esorta le persone a non usare sostanze velenose. Gli animali domestici fanno parte della famiglia e il loro benessere dovrebbe essere al centro delle preoccupazioni di tutti: «Questo è il nostro gatto, Lilly. Non tutti capiscono come gli animali domestici siano come una famiglia – ma la maggior parte lo capisce. Siamo una famiglia che ha tanti gatti e tutti speciali a modo loro e tutti importanti e di pari valore».

Sono diversi i segnali che fanno comprendere che un cane o un gatto sono stati avvelenati. Tra questi, l’aumento della:salivazione, il vomito, la diarrea, le difficoltà respiratorie, l’infiammazione o il gonfiore sono i più comuni. In questi casi è necessario contattare immediatamente il veterinario e seguire in modo scrupoloso le sue indicazioni. (di Elisabetta Guglielmi)

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