La crudeltà dell’uomo sembra non conoscere confine e stavolta la vittima è Gaetana, una tartaruga femmina della specie Caretta Caretta. Qualcuno sembra averle assestato un colpo di remo alla testa, poi le ha legato la zampa a un blocco di tufo e in tal modo l’ha fatta annegare. Quanto avvenuto è denunciato dai volontari del Wwf di Policoro, che già a gennaio avevano salvato Gaetana. All’epoca, la tartaruga, lunga 73 centimetri e con un peso di poco superiore ai cinquanta chili, era stata rinvenuta con due ami infilzati.
Dopo un periodo di cattività, assistita e curata amorevolmente dai veterinari, Gaetana era stata rimessa in libertà a ridosso dell’estate. Si trovava a Parco Cimini, dove peraltro era stata soccorsa a gennaio. Ma qualche giorno fa, due volontari dell’associazione Arpec Puglia, che sta collaborando alla realizzazione dell’Ecomuseo del Mar Piccolo di Taranto, hanno fatto la macabra scoperta. Nessun dubbio, vista l’esecuzione quasi mafiosa, che la tartaruga sia stata eliminata volontariamente.
Su quanto accaduto è intervenuto il Wwf di Taranto, spiegando su Facebook: “Di fronte alla gravità dell’accaduto, la Asl ha contattato il magistrato di turno, che ha disposto l’avvio di indagini approfondite per individuare l’autore di questo gesto brutale. Il Wwf, inoltre, tramite il suo ufficio legale ha già avviato tutti gli approfondimenti per valutare una eventuale costituzione di parte civile contro chi si è macchiato di questo orribile crimine di natura”.
Una situazione di vera emergenza
Si tratta di un episodio purtroppo simile a molti altri: a giugno, una tartaruga marina gravemente ferita era stata recuperata da alcuni sub che si trovavano a fare un’immersione nelle acque al largo di Loano. Dopo essere stata affidata ad una delegazione della Guardia Costiera del porto, la tartaruga doveva essere trasferita presso l’acquario di Genova, ma è invece deceduta da lì a poco.
A fine maggio, un tragico doppio ritrovamento di tartarughe appartenenti alla specie Caretta caretta è avvenuto a Catania, una nella spiaggia libera n. 1 con un sacchetto di plastica in testa e l’altra nella spiaggia n. 3 con una lenza e amo impigliato in bocca. Ancora prima era avvenuto il salvataggio di una tartaruga appartenente alla specie Caretta caretta. Questa è stata soccorsa dai bagnini di uno stabilimento balneare locale, il ‘Papaya Beach’. Anche in quel caso, la tartaruga era morta, tra diverse polemiche. Purtroppo in merito alla situazione delle Tartarughe Caretta caretta è ormai allarme totale.
GM