Gabbiano pitturato di blu: ora rischia di non volare più

Gabbiano pitturato di blu: ora rischia di non volare più

In Inghilterra quello che si credeva essere un uccello raro si è scoperto un gabbiano pitturato di blu: un gesto che mettere a rischio il suo volo.

gabbiano dipinto di blu
Gabbiano dipinto di blu rischia di non volare (Screenshot Twitter)

Di gesti di estrema povertà intellettuale, purtroppo, siamo abituati a vederne fin troppi. Il genere umano, a volte, sembra aver perso completamente il lume della ragione e quella poca, ma utile, sensibilità che ci contraddistingue dagli altri esseri viventi. Per fortuna anche questo luogo comune è stato smentito. Coloro che, molto spesso, hanno molta più sensibilità di noi sono proprio gli animali. Ci insegnano la lealtà, l’obbedienza (quando opportuno), il coraggio e la voglia di tenersi accanto colui, colei o coloro che reputano veri compagni di viaggio.

E noi, spesso, li ripaghiamo, non tanto con la cattiveria (che purtroppo è assodata) ma con la più becera ignoranza che possa esistere sulla faccia della terra. Stessa ignoranza usata su un povero gabbiano che, in Inghilterra, è stato pitturato di blu. È stato trovato in un parcheggio a Carlisle, una città inglese. Più precisamente sono state alcune persone che, di getto, si son viste volare sopra la testa uno strano uccello. Strano per il colore del suo corpo: blu fluorescente. All’inizio, in modo anche del tutto incredulo, si pensava di essere di fronte a un raro uccello tropicale. Poi la beffa: si trattava di un gabbiano che, di colpo, è diventato blu. Il motivo ancora non si sa, ma, purtroppo, a meno che non si sia fatto un bagno dentro qualche barattolo di vernice, è facile intuirlo.

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Il gabbiano pitturato di blu non fa per niente ridere: parola ai volontari

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Un gabbiano in volo vicino al mare (Foto Pixabay)

Come poc’anzi detto, in un primo momento gli abitanti del posto hanno pensato di avere dinanzi agli occhi un esemplare del tutto raro che venisse chissà da quale posto tropicale. Il colore, in effetti, indirizzava il pensiero verso quel ragionamento. Subito hanno chiamato la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animal (RSPCA) e increduli hanno scoperto l’amara verità: non era per nulla al mondo un uccello tropicale ma un gabbiano tinto di blu fluorescente.

Il gabbiano, dopo tanto sgomento tra la folla, ha fatto trapelare subito un altro tipo di disagio: non riusciva a volare. Sul posto, una volta arrivati, i volontari dell’associazione inglese sono rimasti del tutto scioccati per l’abominio trovatosi dinanzi agli occhi. A prendere parola è stato il responsabile del benessere degli animali, Graham Carter. Quest’ultimo, abbastanza inferocito, ha commenta così l’accaduto: “Svolto questo mestiere da circa 20 anni. Non ho mai visto nulla di simile. In passato abbiamo gestito situazioni in cui dei gabbiani si erano messi nei guai finendo in contenitori di birra, curry o di semplice olio. Ma situazioni di questo genere non mi sono mai capitate. Non sappiamo se una strana polvere sia caduta sopra di lui o se c’è dell’altro sotto”.

Dalle parole di Carter si evince il fatto che ancora non è chiaro cosa sia successo al gabbiano in questione. Proprio per questo motivo non si esclude il fatto che qualche incosciente (forse chiamarlo così è fare a lui o a lei anche un apprezzamento) possa aver compiuto un orribile gesto su un povero animale indifeso. Dopo il responsabile, hanno commentato la vicenda anche un altro gruppo volontari: “Vorremmo sapere al più presto cosa è successo per due motivi. Il primo: capire se il gabbiano è finito dentro un liquido nocivo. Intercettare il posto e fare in modo che non succeda mai più. Il secondo: capire se qualcuno lo abbia fatto di proposito e, anche in questo caso, agire di conseguenza”.

La tinta di colore blu era e resta nociva a prescindere da chi sia stato a compiere un gesto simili o se esso sia avvenuto per pura casualità. Al povero uccello in questione sono state ripulite tutte le piume. Ora deve riposare e non potrà volare per un certo periodo di tempo. Stessa cosa che viene constata da Stephen Wakelin, di Wolfwood Wildlife and Dog Rescue. Quest’ultimo ha commentato la vicenda in questo modo: “Stiamo facendo del nostro meglio per gestire la salute di questo povero gabbiano e capire la provenienza di tale sostanza. Al momento, purtroppo, posso dire che l’esemplare in questione è davvero stordito e non riesce a volare. Credo ci voglia pazienza e molta calma prima che possa tornare ad aprire le ali”.

Quello del gabbiano non è un gesto isolato, ultimamente era stata riportata la notizia di un cane che, in Malesia, era stato colorato di verde con tanto di foto messe in giro sul web. Fatti di una crudeltà inaudita, che non devono, mai, passare in secondo piano, ma essere sempre denunciati.

 

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