Nel periodo estivo si moltiplicano le feste in tutto il paese, nell’ambito delle quali non mancano mai i fuochi d’artificio. Eppure questi meravigliosi giochi pirotecnici che incantano adulti e bambini hanno delle notevole ripercussioni sulla fauna selvatica ma anche sui nostri animali domestici.
Inoltre, alcune ricerche hanno evidenziato che i fuochi di artificio sono dannosi anche per l’uomo e l’ambiente emettendo polveri sottili.
Tornando ai nostri amati 4zampe, i giochi pirotecnici sono estremamente deleteri in quanto gli animali di norma hanno un udito più sviluppato e percepiscono i rumori in modo più amplificato, i cani hanno addirittura facoltà uditive quattro volte superiori a quelle dell’uomo.
Oltre all’intensità del rumore, vi è anche la frequenza e se l’uomo percepisce una gamma di suoni fino a 20 mila hertz, il cane spazia dai 40/46 mila hertz, i gatti a 70.000 Hz , i pipistrelli oltre 100.000 Hz.
I fuochi e i botti sono rumori che provocano negli animali terrore e reazioni incontrollate. Alcuni esemplari, casomai con patologie, oppure fragili di cuori, possono anche essere colpiti da attacchi cardiaci.
Molti animali domestici cercano una via di fuga e arrivano a scappare di casa: nella loro fuga, il panico provoca in loro un forte disorientamento e molti esemplari vengono smarriti e trovati vaganti per le strade, altri animali arrivano addirittura a buttarsi dal balcone. Fattori che incidono anche sulla sicurezza dei conducenti che a volte per evitare un animale lungo la strada, perdono la vita.
Si tratta di una presa d’atto di responsabilità nei riguardi dei nostri 4zampe da parte del proprietario che deve provvedere a mettere al riparo l’animale, ma anche da parte della collettività che dovrebbe trovare altre tipologie di divertimento in odo da contenere spiacevoli e drammatiche conseguenze. Per prevenire questo fenomeno, molti comuni stanno adottando delle feste pirotecniche alternative come ad esempio a Genova sono promossi spettacoli piromusicali, senza detonazione, oppure delle feste con giochi di luce.
Come riporta il Fattoquotidiano, Claudio d’Esposito presidente del Wwf Penisola Sorrentina ha spiegato come “negli ultimi anni, un numero sempre crescente di cittadini e turisti ci ha segnalato i gravi disagi e le sofferenze patite dai loro animali, che al rumore dei fuochi di capodanno impazziscono e corrono il rischio di subire gravi conseguenze. I fuochi artificiali sono infatti causa di morte, ferimenti e traumi per animali domestici e selvatici. Sappiamo che serve coraggio per rompere una tradizione che va avanti da anni, ma bisogna iniziare a dare l’esempio”.
E se da una parte i nostri pelosi domestici soffrono nelle case, altri animali, quelli selvatici vivono minuti infiniti di terrore. Non a caso, Massimo Vitturi responsabile Lav settore caccia e fauna selvatica, ha cercato di spiegare come un uccellino che durante la notte riposa e che ad un tratto sente i botti: “Per gli animali selvatici i botti dei fuochi è un momento d’inferno. Le improvvise detonazioni determinano negli uccelli che riposano sui posatoi notturni, spesso in colonie molto numerose, istintive reazioni di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti di essi, soprattutto per eventi traumatici, derivanti dallo scontro in volo con strutture urbane (case, lampioni, automobili, ecc.)”.
Un caso emblematico è emerso sulla cronaca lo scorso giugno quando durante una festa che si è terminata con uno spettacolo pirotecnico sono deceduti due cuccioli di daino al Centro animali non convenzionali di Grugliasco, vicino a Torino in Piemonte, oltre ai centinaia di animali che si sono feriti nelle loro gabbie per il terrore vissuto (clicca qui)
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