I Carabinieri di Cassino hanno sgominato un traffico illegale di cuccioli di cane gestito da un trentunenne che agiva sul web con degli annunci mirati, vendendo pedigree online. I quattrozampe erano di diverse razze ed i sospetti sono sorti notando che all’improvviso era aumentata la percentuale di animali presenti in città al guinzaglio con i rispettivi nuovi padroni, che però non hanno saputo fornire le generalità dei cani una volta sottoposti a perquisizioni ed interrogatori. L’unica cosa che hanno potuto fornire ai militari per aiutarli nelle indagini è stato l’indirizzo di un sito web dove venivano messi gli annunci.
Non è stato difficile alla fine risalire alla fonte, e per il responsabile sono scattate le manette. E’ emersa anche una recidività dell’uomo, il quale già l’anno scorso e due anni fa aveva commesso l’analogo reato di traffico illegale di animali da compagnia, sempre gestito dalla sua casa di Frosinone.
Ad essere maggiormente soddisfatta era soprattutto la domanda di cani di piccola taglia, il più pregiata possibile. A quel punto c’erano tutti gli elementi per far scattare una inchiesta che avesse lo scopo di debellare il traffico fuori legge. In particolare sono risultati decisivi i pedinamenti ai quali il colpevole di tutto è stato sottoposto: alla fine è stato lui stesso in maniera inconsapevole a condurre i Carabinieri in casa sua, dove venivano custoditi temporaneamente i cani pronti ad essere venduti.
Al momento dell’irruzione dell’Arma erano ben 16 i quattrozamp presenti in un locale appositamente affittato al piano terra di un palazzo, con in particolare 3 Bulldog inglesi, 7 Chihuahua, un Bulldog francese, un Maltese, un Bullterriere e 2 Yorkshire. Superfluo aggiungere che mancava anche qualsiasi documentazione che attestasse la regolare provenienza dei cani sequestrasti, che per il momento sono stati affidati ad una struttura di Giugliano di Roma. Un caso del genere si era verificato anche a Cuneo due settimane fa.