Importante voce e vittoria quella che arriva dalla Francia: niente più animali selvatici negli spettacoli dei circhi nel paese europeo.
Qualcosa a livello mondiale sta accadendo. Forse usare la parola mondiale non è cosa buona e giusta. Ma, sicuramente, definire tale accadimento a livello europeo potrebbe rispecchiare la situazione in quanto tale. Molta più sensibilità nel mondo animale, molte più pratiche alle quali fare attenzione che prima, molto spesso, venivano lasciato allo sbando. Qualcuno ipotizza che questa società sta trasformando il suo seme, qualcuno no. Sta di fatto che verso la pratica ambientale e animale qualcosa si muove, ed è davvero qualcosa di grosso, che porta con sé una speranza di rivoluzione in atto.
Tanti sono gli aspetti che oggi si combattono per poter apportare una sostanziale modifica al mondo animale. Più che modifica, dato che non parliamo di robot né di macchine ma di essere viventi, potremmo parlare di salvaguardia. Intervenire per salvaguardare, o meglio, ridare, a tantissimi animali, una vita migliore. La stessa vita che non hanno condotto, nei migliori dei modi, negli ultimi anni. Un aspetto, che si contrasta anche nelle “stanze del potere” è la caccia, l’altro, sono i circhi: veri e propri spettacoli dell’orrore quando di mezzo ci sono gli animali.
E proprio su quest’ultimi, ultimamente, è intervenuta la Francia, che ha portato a casa, come intera nazione, una straordinaria vittoria che presto si tramuterà in legge e farà felice non sono gli animalisti, ma chi vuole davvero bene a questo intero Pianeta. Una vera e propria rivoluzione dal punto di vista culturale.
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Che abbia inizio una rivoluzione culturale e politica proprio dalla nostra bella e, spesso e volentieri, maltrattata Europa. La Francia, con una legge a livello nazionale, vieta l’uso degli animali selvatici nei vari circhi che si vanno a formare nelle città della nazione transalpina. Una decisione storica che “mina” il territorio nazionale e che, di fatto, punta a preservare il mondo animale, ricollocandolo dov’è giusto che debba essere.
Per poter attuare tale provvedimento il governo francese assegnerà un finanziamento da 8 milioni di euro per la suddetta riconversione di circhi e dei lavoratori nei parchi acquatici. A parlare è stata soprattutto la ministra della Transizione ambientale, Barbara Pompili, la quale ha sottolineato l’urgenza di tutelare il benessere degli animali: “Il fascino ancestrale di questi esemplari non si deve più tradurre in situazioni in cui la cattività passa prima del loro benessere”.
Non sono ancora chiari i tempi per il processo di smantellamento e di ricollocamento di animali di grossa portata. Tradotto anche in una sorta di cautela. Il governo francese fa sapere che si partirà, anche nel breve periodo, ma dare subito una data sarebbe come ridurre il tutto all’apparenza, mentre quelli che contano sono i fatti. E la Francia ha dimostrato di saperci fare in termine di protezione animale. Un grande applauso.
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