Dall’Iva sui cibi alla lotta al randagismo, è quello che preveda la proposta della Brambilla sui fondi per gli animali.
E’ un periodo di transizioni per l’Italia e c’è molta speranza per una ripartenza grazie ai fondi Pnrr. Anche l’ex ministra Brambilla, da sempre accanto agli amici animali, è scesa in campo per chiedere a gran voce che vengano previsti e ridistribuiti i fondi per gli animali. Insieme ad alcuni colleghi provenienti da altre forze politiche, come Loredana De Petris (LeU), Gabriella Giammanco (Fi) e Gianluca Perilli (M5S), l’ex ministra ha sottolineato i costi di una famiglia con a carico un animale domestico. Da parte del gruppo di attivisti, sono giunti alcuni emendamenti alla manovra e sono diversi gli interventi richiesti. Innanzitutto, la Brambilla chiede l’abbassamento dell’Iva su alimenti e cure veterinarie, attualmente fissata al 20%. Secondo quanto dichiarato in conferenza stampa dall’ex ministra, più della metà delle famiglie italiane convive con un animale e tale riduzione dell’Iva sarebbe un aiuto cospicuo nella loro gestione. Per l’ex ministra, fondamentale è inoltre la ridistribuzione dei fondi per combattere il randagismo al Sud. Attualmente infatti, tali aiuti economici sono distribuiti in base alla popolazione umana presente sul territorio e dunque, per la maggior parte forniti alle regioni del nord Italia. La Brambilla insieme ai suoi colleghi hanno pensato e proposto ad un fondo di due milioni di euro l’anno da stanziare nel prossimo triennio alle regioni del centro e del sud.
Oltre alla promozione del rispetto e tutela degli animali selvatici come i cinghiali, il gruppo parlamentare chiede che alcuni fondi per gli animali siano destinati alla chiusura e riconversione degli allevamenti di visoni.
LEGGI ANCHE >>> Dog Card: arriva il Bonus per chi adotta un cane. Come richiederlo e a chi spetta
Sul territorio italiano sono presenti soltanto 5 allevamenti che allevano animali da pelliccia. Secondo le stime effettuate dalla Brambilla e dai suoi colleghi, chiuderli costerebbe meno di un milione di euro. Per non perdere i posti di lavoro, bisognerebbe poi riconvertire le aziende grazie ai fondi del Pnrr destinati all’agrivoltaico. L’intero passaggio costerebbe intorno ai 5 milioni di euro ma sarebbe eticamente corretto e fondamentale dal punto di vista sanitario. A Cremona e Padova infatti, alcuni visoni sono risultati positivi al Covid e gli allevamenti resteranno chiusi fino al prossimo 31 dicembre.
LEGGI ANCHE >>> “Visita veterinaria sospesa”: LAV e Tiziano Ferro per gli animali (VIDEO)
L’ex ministra ha sottolineato durante la conferenza stampa che non si tratta di temi di categoria B e che anche gli animali meritano di essere tutelati e rispettati.
Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.
M.F.G
Il tuo cane inclina la testa? Non lo fa solo per sembrare ancora più tenero,…
Trattato come un sacchetto di immondizia, ma per fortuna qualcuno lo ha visto: il cane…
Perché il tuo gatto fa la pipì nelle piante? Scopri i motivi di questo comportamento…