Aveva destato sgomento ed orrore la triste vicenda dei cinque cani uccisi e gettati dalla finestra a Foligno. Con un cucciolo fra loro decapitato. Nella località perugina è stata preannunciata poi qualche giorno fa dal NOITA una manifestazione sotto la casa di chi ha fatto questo. Il Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali infatti intende non far passare sotto voce questa vicenda dai connotati sconcertanti e richiede a gran voce che un individuo del genere venga messo sotto custodia, perché potrebbe nuocere ad altri animali ed a questo punto nulla gli vieta di fare del male anche alle persone.
L’uomo, il cui becero comportamento era stato segnalato diverse volte dai suoi vicini di casa, possiede anche un altro cane. Si tratta di una femmina di Pitbull, che per fortuna due giorni fa gli è stata tolta. Il killer di cani ha 47 anni e ha visto bussare alla porta di casa sua gli agenti del commissariato di Polizia di Foligno, coordinati dal dottor Bruno Antonini, ed alcuni responsabili del servizio veterinario. Il cane è stato prelevato e condotto al sicuro in una struttura idonea per l’accoglienza. A disporre il sequestro del quattrozampe è stato il gip del Tribunale di Spoleto, che sta indagando sulla vicenda dei cani uccisi. Vicenda che aveva destato anche l’attenzione de ‘Le Iene’.
La manifestazione sotto la casa del violento avrà luogo il prossimo 4 novembre e vedrà la partecipazione anche del Partito Animalista Europeo. Su Facebook sono state raccolte già centinaia di adesioni. Enrico Rizzi, presidente di NOITA, giudica vergognoso il fatto che quest’uomo sia ancora a piede libero e lo definisce senza mezze parole “un infame, ma vedremo se il prossimo 4 novembre riuscirà a staccare la testa a centinaia di persone inferocite”. Il fatto che a questa persona sia stato tolto l’affidamento del cane che aveva con se rappresenta una buona notizia.
Il NOITA temeva che anche questo animale avrebbe potuto incappare nelle ire di questo sociopatico. E l’eventualità di un’altra efferata uccisione non era affatto da sottovalutare. Adesso non resta che attendere i risultati dell’inchiesta ai danni del 47enne, anche se si può presumere che l’eventuale condanna ai suoi danni non sarà molto severa a causa delle leggi vigenti nel nostro paese, che considerano i cani e gli altri animali dei beni mobili e non degli essere senzienti.
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