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Foie gras, la scelta di Crai: stop alla vendita nei supermercati

(foto pubblico dominio)

La battaglia animalista di Essere Animali contro la vendita di foie gras convince Crai che sceglie lo stop nei propri supermercati.

Continua a portare i suoi frutti la battaglia degli animalisti contro il foie gras, un cibo “di lusso” che si ottiene dal fegato di anatre e oche. Ne avevamo già parlato nel nostro articolo sugli allevamenti intensivi. Quella per ottenere il foie gras è una pratica barbara, che maltratta gli animali in un modo davvero disumano. Grazie alla battaglia portata avanti da Essere Animali, avevano già deciso di non commercializzare più foie gras PAM/Panorama, Eataly, Conad, Esselunga e Gruppo Selex. Ora la stessa decisione è stata presa da Crai.

Leggi anche –> Pam Panorama mette al bando il foie gras

Leggi anche –> “No al foie gras”: il Gruppo Selex aderisce alla petizione!

La battaglia contro il foie gras nei supermercati

La battaglia portata avanti in questi anni era partita da  un’indagine dell’associazione Essere Animali negli allevamenti nel sud della Francia, diffusa sui principali media italiani. Questa documenta terribili condizioni di vita per milioni di anatre, ingozzate a forza con un tubo metallico per indurre il loro fegato ad ammalarsi. In questi allevamenti ancora vengono utilizzate le gabbie individuali, illegali nell’UE, dove gli animali non possono nemmeno aprire le ali. Era così partita la campagna #ViaDagliScaffali, quindi la petizione che aveva raccolto oltre 27mila firme. Più o meno spontaneamente erano nate anche proteste quotidiane sui social network e in diverse città.

La scelta di Crai e la soddisfazione di Essere Animali

Così, la battaglia per convincere i gruppi della Grande Distribuzione Organizzata a cessare le vendite del “fegato grasso” di anatre e oche ha trovato sempre più adesioni. L’ultima in ordine di tempo è appunto quella di Crai. L’alimentazione forzata “nociva per il benessere degli animali” è una pratica vietata in Italia. Infatti, il nostro Paese agisce in conformità con quanto previsto dal Comitato Scientifico Veterinario dell’Unione Europea. Invece, in Francia si continua a portare avanti queste pratiche.

La scelta di Crai è stata accolta con soddisfazione dall’associazione animalista Essere Animali, che su Facebook ha pubblicato un post in cui riassume il senso della battaglia: “Con le nostre scelte, abbiamo il potere di cambiare”. Poche ma efficaci parole per dimostrare come la pressione dal basso nel portare avanti battaglie importanti può produrre i suoi frutti.

GM

Gabriele

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