Foggia: da poco diventata mamma la cucciola è stata chiusa in un pozzo senza cibo ed acqua, abbandonata ad un crudele destino
Alcuni esseri umani sanno essere davvero crudeli. Decidere liberamente di mettere fine alla vita di un altro essere vivente, fregandosene di quello che la povera anima potrebbe provare è crudele. Mettere in pericolo la vita di un cucciolo indifeso in modo barbaro, non ha alcuna motivazione valida che possa giustificare un tale gesto.
Purtroppo è quello accaduto a San Severo, Foggia, dove i Carabinieri e l’Enpa hanno tratto in salvo la piccola e dolce Mira. La cucciola, diventata da poco mamma è stata rinchiusa in un pozzo, senza alcuna via d’uscita, senza cibo o acqua. Quel buco sarebbe stato la sua fine se non fosse per i Carabinieri che stavano effettuando una perlustrazione e hanno sentito i suoi lamenti.
Grazie all’intervento dell’Enpa, Mira è stata tratta in salvo, visitata da un veterinario che le ha prescritto una cura per curare il suo fisico. “E’ stato un vero miracolo!” viene scritto sul post pubblicato sulla pagina Facebook dell’Enpa di San Severo.
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Foggia: chiusa in un pozzo la cucciola non aveva via d’uscita
Una terribile storia arriva dalla contrada rurale Spiavento a San Severo, Foggia. Una cucciola, che si scoprirà avere appena un anno e mezzo circa e alla quale verrà dato il nome di Mira, da miracolo, è stata brutalmente abbandonata in un pozzo.
Con la porta di accesso ben chiusa, in modo che il cane non ne potesse uscire, la quattro zampe è stata lasciata senza cibo, acqua e al gelo delle notti. La fortuna ha voluto che in perlustrazione in quella zona ci fossero i Carabinieri dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Puglia”. I Carabinieri quando hanno sentito abbaiare hanno subito cercato la provenienza del grido di aiuto. Alzato il portellone metallico, hanno visto Mira che fortunatamente era sì malconcia, ma viva.
Chiamata al Polizia Municipale, sono stati allertati gli operatori dell’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, di San Severo. Uno degli operatori è sceso tramite una scala nel pozzo, avvicinando dolcemente la cagnolina. Anche se terrorizzata e stanca, probabilmente percependo che quelle persone erano li per aiutarla, si è lasciata prendere in braccio e condurre fuori da quella trappola.
“Era lì da almeno due-tre giorni senza potersi muovere” nel post pubblicato dall’Enpa, vengono riportate le parole di Martina una delle operatrici presenti sul posto “con una dermatite molto estesa, denutrita, raffreddata e molto spaventata“. La cagnolina è stata condotta al “Il giardino dei Ciliegi”, Rifugio Enpa, dove è stata avvisata la Asl che ha immediatamente mandato una veterinaria. Qui è stato scoperto che avesse circa un anno e mezzo e che avesse partorito da poco.
Le è stata prescritta una cura antibiotica per combattere le conseguenze del freddo subito e una specifica terapia per la dermatite. “E’ stato un vero miracolo! Se i Carabinieri non fossero passati in perlustrazione lì o se lo avessero fatto anche solo qualche giorno dopo” riportano ancora “il finale sarebbe stato sicuramente tragico“.
Infine condividono le condizioni di Mira: “Ora speriamo che Mira si rimetta presto in forma” aggiungendo “le daremo tutte le cure e l’affetto necessario per farla riprendere al più presto“. Non appena sarà tornata in forze le verrà cercata una famiglia che si prenderà cura di lei dimostrandole quanto amore possa esistere e soprattutto quanto lei lo meriti.
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