Animali costretti a soffrire per ricerche mirate ad implementare la produzione nel settore degli allevamenti
L’associazione francese antispecista L214 torna con un’inchiesta raccapricciante che racconta le condizioni degli animali detenuti in un centro di ricerca in nutrizione animale e di condotta negli allevamenti a Saint-Symphorien, nel dipartimento del Sarthe, in Francia.
Il centro di ricerca appartiene al gruppo Avril che ha tra i suoi clienti l’azienda Sanders, marchio leader in alimenti per animali, filiale del gruppo Avril.
Nel documentario girato in incognita viene mostrato il procedimento di fistulazione delle mucche per studiare i ruminanti, polli deformi, maiale, vitellini, conigli malati, chiusi in de delle gabbie e spazi minuscolo.
Le immagini girate dagli attivisti tra il mese di febbraio e maggio 2019 e denunciano le pratiche che violano la dignità e il benessere degli animali in quello che è considerato il primo centro privato europeo di ricerca in nutrizione animale.
“Questa inchiesta mostra il procedimento che viene applicato alle mucche, la fistulazione, con il quale viene eseguito un foro di 15 cm di diametro nello stomaco delle mucche per studiare la loro digestione. Sono costrette a vivere in una capannone in cemento, in un box ristretto senza fieno, tra i loro escrementi. In un altro capannone i polli invece non riescono a stare in piedi in quanto crescono velocemente e non si formano i muscoli”, denuncia L214.
Sofferenza degli animali in allevamento
L’organizzazione ha reso che “in base alle normative, gli sperimenti sugli animali possono essere effettuati solo in caso di ‘stretta necessità ’. Per questo L214 intende presentare una denuncia alla Procura del Mans”.
Al contempo, sarà lanciata una petizione indirizzata al Governo e ai ministri della Ricerca e dell’Agricoltura al fine che siano vietate queste ricerche sia a livello pubblico che privato.
“Tutto è ottimizzato in modo che gli animali producano di più sia dalla selezione genetica che nell’alimentazione, in modo che gli animali producano più latte, carne o uova”. Molti animali soffrono. Hanno lesioni, ferite, infezioni, problemi ai polmoni o cardiaci. E’ tempo di fermare questo girone dell’inferno, stiamo spingendo oltre il confine. Dobbiamo rimettere in discussione questo sistema”, ha dichiarato Brigitte Gothière, cofondatrice dell’associazione L214.
Non a caso, recentemente è emerso uno studio condotto nel settore della genetica nel quale un gruppo di ricercatori stanno cercando di rimuovere il gene del dolore dalle mucche da latte per non farle soffrire quando vengono separate dai loro vitelli e detenuti in condizioni disumane, costrette tutta la vita nei capannoni a produrre il latte.
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+++IMMAGINI NON ADATTE A PERSONE SENSIBILI+++
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